Lo Yemen e San’a: viaggio in Medio Oriente
Abitato fin da epoche remote, lo Yemen è per molti versi il luogo d’origine del genere umano. I figli di Noè lo conoscevano già come “terra di latte e miele”, il mitico re dei sumeri Gilgamesh vi arrivò alla ricerca del segreto della vita eterna, i saggi raccoglievano incenso e mirra sulle sue montagne ed infine, e questa è la leggenda più nota,su queste terre regnò la celeberrima Regina di Saba, una delle donne più belle ed affascinanti della storia.
Oggi giorno il Paese è rimasto quasi del tutto isolato, anche se ultimamente il mondo si sta accorgendo delle sue bellezze e lo sta conoscendo sempre più; infatti negli ultimi anni il turismo è aumentato sproporzionalmente rispetto agli anni scorsi.
Situato al crocevia di due continenti, infatti, questo Paese ricorda per certi aspetti l’Arabia e per altri l’Africa, caratteristica che lo rende un luogo unico ed assai romantico.
Capitale di questo unico angolo di mondo è San’a la quale è una tra le città più antiche del mondo. La sua storia leggendaria risale addirittura a Sem, figlio di Noè la quale fu ispirato da divini presagi per la sua fondazione.
Il centro della cittadina, dichiarato patrimonio UNESCO, è infatti un qualcosa di unico nel suo genere. Non è esagerato affermare che il centro antico di San’a possa essere annoverato tra le città più belle del mondo, non essendoci parole per spiegare cosa si prova la prima volta che si attraversa la porta di Bab al-Yaman. Tutti i viaggiatori che fanno tappa in questo gioiello dell’architettura e della storia, trascorrono giorni perdendosi nei meandri di quello stupendo capolavoro che è la Città Vecchia e questo è sicuramente il modo migliore per assorbire fino in fondo l’atmosfera di San’a.
Al centro della Città Vecchia vi è il Suq al-Milh. Anche se il nome di questo straordinario mercato vuol dire per l’appunto “mercato del sale”, oggi questo non è che uno dei tantissimi articoli venduti da queste parti.
Il momento migliore per ammirare il Suq è sicuramente verso l’ora di pranzo, quando il Suq e tutta la Città Vecchia sono particolarmente affollati.
Sicuramente la Città Antica di San’a da il meglio di sé nell’architettura delle moschee e dei suoi edifici da sogno.
Il momento migliore per assaporare la tipica aria araba di questa stupefacente città è sicuramente al tramonto, quando il richiamo alla preghiera serale si diffonde per tutte le stradine dando quell’aurea di mistero ed esotismo che solo le città e i tramonti mediorientali sanno infondere nella mente, nei ricordi e nel cuore dei viaggiatori.
Ma indipendentemente da quel che è possibile raccontare di questi splendidi luoghi ancora incontaminati, la parola, adesso, spetta a chi questo Paese l’ha creato. Una leggenda racconta che un giorno Dio decise di controllare come stavano andando le cose sulla Terra. Dopo essersi guardato intorno, si rese conto che Londra era cambiata molto, l’Egitto non era affatto come se lo ricordava, mentre lo Yemen, “Beh”, sorrise, quello non è cambiato affatto dal giorno in cui lo creai”.
A cura di Luigi Del Gaudio