LUDOVICO VAN FESTIVAL:TRA MUSICA GIOCOLERIA E ARTE SUI MONTI DELL’IRPINIA
Anche quest’anno, come negli ultimi tre anni anni, si è svolto, sui monti dell’Irpinia, il Ludovico Van Festival: una manifestazione di due giorni, contrassegnata da musica, giocoleria, reading all’aria aperta e altro ancora. Il tutto si tiene nel mezzo del bosco di Montemiletto, provincia di Avellino. Anche se l’organizzazione non era delle migliori (organizzare un festival di due giorni, con free camping gratuito all’interno, senza la possibilità di una doccia però, oppure di una fontanella a cui bere, mi sembra una assurdità…), il divertimento non è di certo venuto a mancare.
La prima serata ha visto sul palco i Mug, portatori di un suono onirico e mistico, i fortissimi Bud Spencer Blues Explosion, che anche se composti da solo una chitarra e una batteria si sono mostrati pregni di una energia degna delle migliori band; c’è stata poi la poetica degli Offlaga Discopax, per poi giungere alla conclusione con l’esibizione degli Zion Train, protagonisti indiscussi del festival, che hanno fatto ballare e saltare la gente fino alle 4 di notte.
Il secondo giorno è stato invece contraddistinto da una minore energia: si vedeva che tutti i presenti (compresi il sottoscritto) erano ancora scarichi e in fase di recupero energie dal giorno prima. La prima scarica di divertimento è stata offerta dai Pink Puffers, gruppo romano ska, composto da soli strumenti ad aria, in grado di coinvolgere e far ballare l’intera popolazione del Ludovico Van; la serata poi è stata sempre all’insegna del rock, sebbene nelle sue sfumature più diverse, con i “The Collettivo”, gli “Psychopathic Romantics”, i “Vegetable G” e i “A Toys Orchestra”, per poi giungere al gran finale all’insegna dell’elettronica questa volta, con l’esibizione dei Motel Connection, progetto creato da Samuel (cantante dei subsonica).
Insomma per tirare le somme, se anche l’organizzazione non è stata delle migliori, i prezzi della cucina erano abbordabili, il divertimento assicurato, la musica di alta qualità. Adesso tocca solo aspettare 365 giorni in attesa che l’evento si ripeta!
A cura di Simone De Michele