Manifestazione conclusiva del progetto “Scuola al Centro” protagonista, l’Associazione Volontari Flegrei per l’ambiente.
Anche quest’anno il “72°- F. Palasciano” di Pianura ha accolto un interessante progetto contro la dispersione scolastica, “La scuola che non c’era” nell’ambito del Piano Ministeriale Nazionale “La scuola al Centro”. L’ iniziativa, è stata progettata con tre temi: Territorio, Comunità, Legalità. Il primo, è stato organizzato con visite guidate esterne alla scuola ed è stato diviso in due percorsi: Turisti per caso e Fotografi per passione. Il secondo, ha previsto un percorso motorio nel quale i bambini sono stati guidati attraverso La Capoeira (arte marziale brasiliana molto simile ad una danza accompagnata da musica per creare movimenti armonici). L’intento è stato quello di permettere ai bambini di esprimersi attraverso linguaggi nuovi e a ri-scoprire il senso più profondo della parola “comunità”. Il terzo, infine, è stato diviso in percorsi specifici: Sensibilizzazione ambientale, Educazione alla Legalità e alla cittadinanza. Quest’ultimo si è concluso ieri con la presentazione dei lavori svolti dai bambini, che hanno ripristinato con le loro mani, una grande aiuola della scuola oramai abbandonata, attraverso varie tecniche di cura arborea e botanica. Infatti, il tema di questo laboratorio è stato intitolato “Orto Didattico”, ma ha riguardato anche altre interessanti attività manuali, che hanno soddisfatto in primis i bambini ed in secundis le educatrici. L’istituto, si è sempre distinto per l’impegno che mostra verso il territorio pianurese, quasi sempre terra di nessuno e, con la nuova dirigente scolastica, Maria Luisa Salvia, insediata l’anno scorso, le cose sembrano stiano prendendo il verso giusto. Proprio per questo suo impegno educativo- sociale, la preside impiega valide associazioni operanti oramai da anni nel quartiere, per svolgere il delicato compito pedagogico. Infatti, il progetto è stato creato dalla Dott.ssa Chiara Maria Forino coadiuvata dall’esperienza della Dott.ssa Francesca Insigne (entrambe educatrici) e dalle volontarie Teresa Manna e Emilia Lanzaro. Il gruppo di esperte, fa capo alla cooperativa “Volontari Flegrei per l’Ambiente Onlus” diretta da Rita Oriunto, che si occupa in modo particolare della prevenzione alla devianza minorile. Al di là dell’impalcatura metodologica e pedagogica, la Dott.ssa Insigne sottolinea l’importanza della manualità, dell’utilizzo di materiali riciclati e del raggiungimento delle finalità educative, come quelle di condurre il bambino a consolidare il concetto di autonomia, autostima di rispetto reciproco e della collaborazione, lavorando in gruppo, per il gruppo e per se stessi. La legalità quindi, a anche sensibilità del senso estetico, riciclo e cura. Molto interessante è stato il gemellaggio che gli educatori hanno realizzato con i ragazzi- bambini dell’educativa territoriale che si sono uniti ai bambini del progetto Ministeriale, al fine di permettere una conoscenza del territorio circostante e non solo del contesto di appartenenza attraverso un passaggio di saperi. Da un punto di vista di durata e continuità del progetto, non sono mancate critiche da parte della Dott.ssa Forino, la quale si ritiene dispiaciuta del fatto che i progetti riusciti, consolidati ed interessanti non trovano continuità e non danno la possibilità a tanti altri bambini di parteciparvi. Il numero concesso a questo progetto è stato di 60 unità e, considerata la densità abitativa del quartiere Pianura-Soccavo, sembra quasi imbarazzante aver offerto a pochi di fare questa esperienza. Resta l’auspicio che le istituzioni locali comprendano l’importanza del lavoro di chi fa l’educatore come una missione e con passione e non può limitarsi alla legge dei numeri. L’educazione alla legalità, alla cittadinanza, all’ambiente, deve cominciare molto presto, l’ambiente influenza le scelte del bambino e bisogna offrire servizi e progetti che abbiano stabilità e continuità e che, possano permettere l’educazione del bambino attraverso un’azione preventiva.
A cura di Natascia Caccavale