MERAVIGLIOSA MANTOVA…
Arte, bici e ristoranti, giorni tranquilli e notti vivaci. Virgilio ci guida nella sua città. Agrodolce, come le ricette dei Gonzaga: tutto questo è Mantova.
Amore per la natura, ma senza eccessi. Il Bosco della Fontana, antica riserva di caccia dei Gonzaga, è stato luogo d’elezione di bird-watching, ma da qualche tempo si pratica anche l’insect-watching, frontiera che a molti sembra piuttosto ardita. Alcuni descrivono Mantova come “una bella addormentata in una profonda malinconia”. Forse i laghi d’inverno possono farlo credere, ma basta entrare in una trattoria, inspirare profondamente e capire che la città sa essere gaudente e allegra.
Fama mondiale ma gusto non facile. La mostarda mantovana che ben si sposa con bolliti e arrosti è una conserva di frutta e verdure immerse in uno sciroppo alla senape. Proprio questo “dolce-piccante” la rende, per alcuni, difficile da gradire.
Patrimonio dell’Umanità, Mantova è uno dei più grandi simboli del Rinascimento italiano. E’ una delle provincie con la più alta qualità della vita, con 28 km di piste ciclabili per abitante. Bikesharing con 8 stazioni. Info: www.mantovanotizie.com.
La Camera degli Sposi nel Castello di San Giorgio è uno dei capolavori di Andrea Mantegna. Negli affreschi è abilmente nascosto il volto del pittore.
“Non residenza, ma felice isola di svago, feste e riposo, dimora estiva di lucidi inganni”. Questo è Palazzo Te, realizzato da Giulio Romani per il duca Federico II Gonzaga. Sala dei Cavalli, Camera di Amore e Psiche e Sala dei Giganti sono preziosi tesori di architettura.
C’è il sangue di Cristo alla Basilica di Sant’Andrea. Fu raccolto da Longino, soldato romano, dopo aver ferito con la lancia Gesù in croce. Longino poi si convertì e morì a Mantova.
“Mantua me genuit” è l’iscrizione sulla tomba di Virgilio, che però si trova a Napoli. In realtà nacque ad Andes, paesino che oggi si chiama Viriglio, ma la sua Mantova gli ha dedicato il Bosco Virgiliano, non naturale, creato come “parco monumento” nel 1930. Ci sono le specie vegetali citate nelle sue opere.
L’insalata di cappone con mostarda di mele e uva passa è una delle ricette più celebrate dei Gonzaga. La ripropongono alla trattoria Cento Rampini, in piazza Erbe.
Atmosfera, cibi e prezzi di Fragoletta, locanda adorata da Godoni e Casanova. Indimenticabili il risotto alla pilota (8 euro) e la torta sbrisolona a 4 euro. www.fragoletta.it.
Mozart suonò qui, nel teatro Bibiena, in un concerto del 16 gennaio 1770, quando non aveva ancora 14 anni.
Tra ninfee rosa e canneti, i barcaioli del Mincio propongono una serie di escursioni tra Mantova e Rivalta dove si estende la riserva naturale delle Valli del Mincio, una delle zone palustri più famose d’Italia. www.fiumemincio.it.
Bernardo Bertolucci l’ha immortalato nel film Novecento. E’ il Santuario delle Grazie, nel porticciolo di Grazie di Curtatone, antico e affascinante borgo di pescatori.
Sabbioneta, 30 chilometri da Mantova, è “spazio utopico e perfetto”, costruito dal duca Vespasiano Gonzaga Colonna nella seconda metà del 1500. Splendidi le mura, il Palazzo Ducale, la chiesa dell’Incoronata, il teatro.
Biancheria e tessuti pregiati a La Casa del Bianco, in piazza Erbe: inaugurato nel 1828, è considerato tra i dieci negozi più antichi di tutta la Lombardia.
Oltre cento etichette al bicchiere. Clos Wine Bar, in corte dei Sogliani, è l’indirizzo prezioso sia per l’happy hour che per chi ama i luoghi trendy-metropolitani.
Notti vivaci, in città e nelle vicinanze. Bambù, a Borgoforte, è discoteca molto frequentata soprattutto dagli appassionati della musica house. Mascara è una apprezzata multisala del divertimento e ha appena festeggiato i 15 anni di attività.
Roberta Morano