MICHELLE OBAMA,RIVALSA FEMMINILE DI EMANCIPAZIONE E MODERNITA’

michelle-barack-obama-5-13-08-2Conosciuta come la First Lady degli Stati Uniti d’America, Michelle Obama, è indubitabilmente esempio e rivalsa femminile di emancipazione e modernità. Nata il 17 gennaio 1964  a Chicago, dopo il diploma, lascia Chicago per intraprendere gli studi che la porteranno a laurearsi presso la Princeton University e la prestigiosa Harvard Law School.

Ancora studentessa alla scuola di legge, viene nominata consigliere associato presso l’ufficio di Chicago del gruppo di legali Sidley Austin e proprio in occasione di un pranzo di lavoro, incontra Barak Obama, sposato nell’Ottobre del 1992 e dal quale ha avuto due figlie, Malia Ann e Natasha.

Nel 1993 la First Lady ,diviene direttore esecutivo presso l’ufficio di Chicago di Public Allies, un’ organizzazione no-profit che incoraggia i giovani a lavorare in agenzie governative che si occupavano di questioni sociali.

Democratic ConventionNel 1996 opera come Associate Dean of Student Services alla University of Chicago, per la quale ha contribuito  a sviluppare il Centro Servizi Comunitari, mentre nel 2002  ha iniziato  a lavorare per la University of Chicago Hospital, dapprima come executive director per gli affari comunitari e a cominciare da maggio 2005, come Vice Presidente della Community and External Affairs. Nel maggio del 2007, tre mesi dopo che il marito ha presentato la sua candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, ha ridotto drasticamente le proprie responsabilità professionali per sostenere Barack durante la campagna presidenziale. Sebbene però, Michelle Obama abbia fatto solertemente campagna elettorale a suo marito, ha precisato più volte , che questa “attività” non è mai stata preponderante nella sua vita, tanto da dichiarare che la visita di decine di salotti politici, le ha fornito solo numerose idee per arredare gli interni.

Sempre al fianco di suo marito, fin dall’inizio, è stata  vista come un’ oratrice carismatica, tanto che Jennifer Hunter del Chicago Sun-Times scrisse di uno dei suoi discorsi : “Michelle era una palla di cannone, esprimeva una passione determinata per la campagna del consorte, parlando dritto al cuore con eloquenza ed intelligenza”. Il discorso rilasciato alla Convention Democratica del 2008,  ha infatti, dato conferma alle parole della Hunter, discorso attraverso il quale Michelle ha cercato di descrivere  sè stessa e la sua famiglia come la materializzazione del Sogno Americano. Il Political commentator, Andrew michelle-obama-vogueus-march09-leibovitz-1largeSullivan, lo ha descritto come uno dei migliori, più commoventi, intimi, impressionanti, umili, e bei discorsi  avesse sentito ad una piattaforma convenzionale. La giornalista Ezra Klein di The American Prospect, lo ho commentato come “discorso sviluppato con intelligenza ed esposto con beltà”.

Con l’ascesa di Barak Obama ,come uomo e politico più potente del mondo, Michelle entra ufficialmente a far parte della cultura popolare : nel maggio 2006, la rivista Essence, la colloca tra le “25 donne più ispiratrici del mondo”. Nel settembre 2007, la rivista 02138 la pone al 58º posto nella “The Harvard 100,” una lista dei più influenti ex allieve di Harvard; nel luglio del 2008 compare sulla copertina di Vanity Fair (edizione internazionale), nella lista delle persone meglio vestite al mondo. Il suo nome appare anche nella lista della rivista People delle persone meglio vestite del 2008 ed è stata segnalata per il suo look “classico e sicuro”. Infine, gli attributi di eleganza di Michelle Obama vengono indicati come vanto per il ruolo di First Lady da numerosi giornali e riviste mondiali del settore.

A cura di Flavia Sorrentino