Museo Gottard Park
A ridosso della Strada Statale Sempione, al civico 172, a pochi chilometri di distanza dal Parco Faunistico La Torbiera, fra Arona e Sesto Calende, sorge Castelletto Ticino, comune novarese che pochi conoscono per l’importanza del Museo “Gottard Park”, immerso nel verde e segno di un legame tra presente e futuro. Nato dalla passione di Alfio Gottardo, ormai deceduto, ed ora diretto dal figlio Fabio, esso raccoglie all’interno ben settecento pezzi, scrupolosamente conservati e tenuti in buono stato, dopo un attento lavoro di organizzazione del museo, durato vent’anni. Un progetto che nasce dalla passione dei motori e dall’amore per la storia, ma soprattutto dalla competenza ingegneristica e metalmeccanica del suo ideatore e creatore. Immergersi con tutti i sensi in questo percorso nel tempo è un piacere per il visitatore che, attraverso una decina di padiglioni e spazi liberi, all’aperto, può ammirare reperti archeologici risalenti al 1894, come il motore a vapore Clayton, fino alle macchine tipografiche dei secoli XIX e XX d.C. Davvero accattivanti, inoltre, la Fiat 502 SS, dal peso di settecentoventi chili, cilindrata 1250, macchina per competizione del 1522 e la Fiat Coupèe deville, auto d’epoca per la nobiltà, della stessa cilindrata ma dal peso di novecentottanta chili. Di particolare interesse, il padiglione 5, con la raccolta degli Anni Trenta inerente i motori a scoppio per produrre energia, di nazionalità differenti, o pezzi della Prima e Seconda Guerra Mondiale, come il motore carro armato “Shermann”, selezionato per analisi del funzionamento e usato dagli Stati Uniti, o il cambio-frizione riduttori di velocità dello stesso. Si ritrovano inoltre, accanto alle moto ed auto d’epoca, autocarri e camion, ma anche mezzi militari, tra cui aerei ed elicotteri, numerosi mezzi e attrezzi agricoli (ad es. torchi) e strumenti artigianali, locomotive, veicoli vari, nautica (ad es. un mezzo donato dalla Federazione Italiana motonautica, “Selva 25 Racing”, su cui spicca il nome di Tullio Abbate). “Gottard Park” è un’alternativa al turismo di massa. Adatto anche ai bambini, grazie alla vivacità dei colori e alla curiosità che suscita, il museo è aperto tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 12.30, con riapertura pomeridiana dalle ore 14.00 alle ore 19.00. Il costo, inferiore alle dieci euro, davvero contenuto per la qualità del lavoro di archiviazione svolto, nonché per il carattere privato dell’iniziativa, è un toccasana per le famiglie che vogliano trascorrere una giornata fuori dal comune. Sconsigliato nelle giornate di pioggia, è l’ideale anche per giovani studenti, appassionati dei trasporti, o nostalgici dei tempi del dopoguerra, tant’è che è stato definito “Viaggio nella storia dei mezzi”.
A cura di Lidia Ianuario