Napoli, 88 allievi della ‘Nunziatella’ hanno giurato fedeltà alla Repubblica

La Storia ci appartiene e si ripete negli anni e possiamo riviverla sempre, attraverso cerimonie solenni, che ci riportano indietro nei secoli, facendoci scoprire una propria identità. A Napoli, nella cornice dell’antica Piazza del Plebiscito, ogni anno si celebra il memorabile giuramento alla Patria degli allievi della più antica Scuola Militare Italiana, la “Nunziatella”, che si ripete da secoli, in memoria della sua nascita. Una piazza gremita da familiari, ex Allievi giunti da tutta l’Italia , e un pubblico curioso, tra turisti e passanti, hanno assisto al rito del giuramento, in modo visivamente emotivo. La cerimonia militare, ci ha riportato con la memoria indietro nei secoli, sin dai tempi del Regno Borbonico, periodo in cui è stata costituita la Scuola Militare, nel lontano 1787, da Ferdinando IV di Borbone, con lo scopo di preparare gli ufficiali, che avrebbero prestato servizio all’Esercito Borbonico. Quest’anno, 88 allievi, tra cui 25 donne del 232° corso della Scuola Militare, hanno Giurato alla Repubblica, dinanzi alla gloriosa Bandiera d’Istituto, decorata con la Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito e in presenza, di numerose autorità civili e religiose. Il Giuramento, per gli allievi che decidono di terminare gli ultimi tre anni della scuola media superiore, presso la Nunziatella, che li prepara a diventare soldati, servitori della Patria, rappresenta un momento di profondo cambiamento, dove acquisiscono la consapevolezza di se stessi, valorizzando la propria personalità e il proprio “Io”, con il passaggio a una vita professionale dedita all’impegno e al dovere, nei confronti della comunità. Un impegno morale e civile che, sono i valori fondamentali della vita militare, rendendoli orgogliosi di poter prestare il proprio aiuto in ogni momento della vita agli altri anche, a scopo di sacrificare la propria vita. Una scelta individuale molto forte alla giovane età di 16 anni, in un periodo attuale infelice, dove i valori fondamentali stanno venendo a mancare, si sceglie di indossare con devozione e riguardo, una divisa militare con le stellette, impegnandosi a onorare la bandiera Italiana. Tutto questo, crea forti emozioni, energie e tensioni, che si sono liberate, al grido: “Lo Giuro”, la formula di rito che segna, l’inizio di una vita diversa, che merita grande rispetto da parte di tutti, specie dai civili. Emozionante è stato, il tradizionale gesto simbolico, della consegna dello Spadino a un Allievo del primo anno di corso, da parte di un Allievo del terzo anno, chiedendogli se veramente, vuole diventare un soldato e onorarsi di servire la Patria. Alla consegna dello Spadino, emblema di appartenenza alla Scuola Militare “Nunziatella”, il nuovo allievo accetta con questo gesto, l’importante passaggio di consegne, tradizioni e valori, che vengono tramandati alle nuove generazioni, rito questo, che si sussegue da 232 anni con la consegna a seguire, della Stecca d’argento. Non sono mancati le parate dei militari, la lettura della preghiera della Patria e il saluto del Comandante della Scuola Militare “Nunziatella”, il Colonnello Amedeo Cristofaro, che ha augurato ai nuovi allievi, un’elevata formazione militare e civile. Presenti alla cerimonia militare, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Angelo Tofalo e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata, Salvatore Farina, che hanno portato i personali auguri e onorificenze al tricolore e ai nuovi soldati che hanno prestato giuramento. Il Capo di Stato Maggiore, rivolgendosi ai cadetti, ha voluto ricordare il valore del giuramento, che si racchiude in una semplice parola, ma di forte significato “Lo Giuro”. Pronunciata da lui stesso, ai tempi della sua formazione militare, ancora oggi riecheggia nelle sue orecchie, come un forte ed emozionante ricordo, che lo accompagna da sempre, nella sua vita da soldato e che rappresenterà anche per loro, l’unico punto su cui puntare la direzione della crescita etica, morale e professionale, di un soldato. Il Gen. Farina, ha voluto anche rendere omaggio tutti i caduti che, nei secoli, hanno sacrificato la propria vita, in nome della Patria e tutti quelli che, oggi, ne portano ancora i segni visibili e dolorosi sul corpo, per le loro azioni valorose a difesa dei cittadini. Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Tofalo, nel corso del suo intervento ha dichiarato che: “ Le Scuole militari sono una realtà portante della Difesa. È qui che nasce la classe dirigente del futuro. Cari ragazzi, avete fatto una scelta che v’impegnerà per tutta la vita, onoratela, giurando fedeltà alla Repubblica. Siete cittadini Italiani, ancora più consapevoli e la vostra stella polare, resterà sempre l’interesse nazionale e il bene del Paese. Ai familiari dico di esser orgogliosi dei propri figli per la scelta che hanno fatto. La Difesa lo è! Io lo sono”. Ingegnere e politico, Tofalo, ha augurato a tutti di diventare grandi Ufficiali, ringraziandoli per la forte scelta di vita, maturata in giovane età. Il Capo di SME ha poi evidenziato il progetto sulla Grande Nunziatella Europea, volto a promuovere il ruolo del Rosso Maniero anche nel futuro, trasformando l’istituto secondo le più moderne concezioni, tanto dal punto di vista didattico quanto, da quello infrastrutturale e funzionale, facendolo diventare un polo innovativo e al passo con i tempi, aperto anche ad altre nazioni. In tribuna d’onore, presenti le diverse cariche dello Stato: il Presidente della Regione Campania Dott. Vincenzo De Luca, il Prefetto Dottoressa Carmela Pagano, il Generale Rolando Mosca Moschini e la Medaglia d’Oro al Valor Militare, Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri Rosario Aiosa, ex allievo della scuola e padrino del 232° corso. In piazza, presenti i reggimenti di tutte le divise delle diverse scuole militari e la Banda dell’Esercito e la Batteria Tamburi della Scuola. E’ stato possibile rivivere anche i cambiamenti secolari dell’accademia militare, attraverso le divise storiche, indossate per l’occasione dagli allievi (messe da parte per circa venti anni, fino a quando non sono state, “restaurate” da sartorie professionali), da quelle del Regno Borbonico a oggi, segnando l’evoluzione dei tempi. Diversi gli allievi della Nunziatella appartenenti ai corsi degli anni precedenti, che hanno sfilato durante la parata, mentre agli allievi del corso anno 1955/58 è andato l’onore di chiudere la cerimonia, sfilando con la bandiera tricolore. L’Inno Nazionale cantato unanime, ha ricordato il grande sacrificio alla vita che, i soldati prestano al servizio altrui, come impegno civile e militare. Una doverosa stima, va alle forze armate, che senza di loro, non potremmo mai ricevere alcuna protezione e specialmente alle giovani leve che, da persone civili, decidono a un certo punto della vita, di lasciare famiglie, divertimenti e distrazioni, per il richiamo al dovere, volendo crescere con una formazione militare, nel rispetto della legalità, in meritocrazia e nella trasparenza. Un grazie, è andato anche alle famiglie, che rinunciano alla crescita dei propri figli, ma che ripongono grande fiducia alla Scuola Militare “Nunziatella”, dichiarata “Patrimonio storico e culturale dei Paese del Mediterraneo”, da parte dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo, certi che, li faranno diventare rispettosi e onesti militari, crescendoli nel rispetto dei sani principi e con valori umani, con lo scopo di difendere e onorare il Tricolore .
A Cura di Sabrina Abbrunzo