Napoli, chiude il Golden Gate il locale che ha fatto la storia della movida partenopea
Per l’occasione, sabato 13 aprile, è stata organizzata una grande festa gratuita
Un’ultima notte di musica per celebrare il Golden Gate. Lo storico locale, di via Campana a Pozzuoli, dopo più di 20 anni di attività dice addio a Napoli e alla sua gente. Per l’occasione sabato 13 aprile i tunnel rossi, le inconfondibili entrate della struttuta, saranno aperti gratuitamente per tutti quelli che si presenteranno entro l’una e mezza. Succesivamente l’ingresso sarà a pagamento: 10 euro con consumazione. La direzione fa sapere che si consiglia l’accesso in coppia.
“E’ la discoteca della mia gioventù”, “la console dei migliori dj internazionali”, “la musica del sabato sera”. Questi sono solo alcuni dei commenti di chi, per anni, ha frequantato il Golden Gate e che adesso stenta a credere che il locale chiuda per sempre i battenti.
“E’ stata una scelta quasi obbligata, dalla crisi e dalla burocrazia”, fa sapere Alberto Falco, proprietario e costruttore della struttura. “Il Golden Gate è sopravvissuto alle difficoltà della recessione economica e agli sgambetti di chi più volte ha cercato di farlo chiudere. Io però – spiega Falco – sono fiero del percorso del mio locale. Abbiamo fatto ballare diverse generazioni di giovani e non c’è napoletano che, negli ultimi vent’anni, non abbia passato almeno una serata sul ponte del Golden Gate”.
La discoteca è una struttura realizzata in solo ferro e acciaio. Grande 3mila metri quadri è strutturata su più livelli. Al centro si erge un ponte, non a caso ispirato al Golden Gate di San Francisco. Aperto nel 1995 col nome di “Ennencì”, il locale è stato un punto di riferimento per la movida partenopea. Dalla musica house, tecno a quella elettronica, sul suo palco hanno suonato i più grandi: da Carl Cox, a Dave Clark, da Joseph Capriati a Solomun. Questi, sono solo alcuni dei nomi dei dj che hanno dato spettacolo al Golden Gate.
“Non solo musica”, ci tiene a precisare Alberto Falco che spiega: “Sì, ho fatto divertire i giovani campani e non solo, ma nel mio piccolo mi sono sempre impegnato a combattere la droga con rigidi controlli all’ingresso”. E a chi gli chiede se è davvero arrivata la fine del Golden Gate, lui risponde: “Non mi piace la parola fine, io guardo sempre avanti. Oggi si chiude un grande capitolo della movida partenopea. Ma sono certo che domani se ne aprirà un altro”.