Napoli la città del calcio: una squadra, una maglia, un popolo! “Paolo Trapani fa il bis!”
Polo Trapani scrittore di successo il suo primo scritto “Maledetta Juve” è già alla sua terza ristampa, pamphlet ironico per prendere in giro i ‘non colorati’, decide di replicare e regalare ai suoi lettori quello che già si presenta come un conclamato nuovo successo! Si sa da sempre Napoli ha un rapporto univoco e profondo con la sua squadra, Trapani è un cittadino del Vesuvio e non fa eccezione in questo! Si sa Napoli è la città per antonomasia dove sacro e profano si confondono, e nel suo libro appena uscito Paolo decide di raccontare il rapporto viscerale che lega anima e cuore un popolo a quella che si presenta spesso come una fede piuttosto che ad un semplice tifo per una squadra.
Si sa Napoli, è profondamente consapevole del suo passato, si capisce vedendo come Maradona vive per sempre nei cuori e nelle menti di questa drammatica e inquieta città, i vicoli, le case ed i palazzi sono intrise della speranza che il Napoli di oggi possa emulare i successi di un tempo che fù.
«Questo libro è un intenso viaggio in una infinita storia d’amore, quella che intercorre tra i napoletani e la squadra. Attraverso aneddoti, racconti personali, le mille storie legate allo stadio ed ai calciatori, l’opera spiega il rapporto indissolubile che c’è tra popolo e maglia, tra città e club. Un rapporto così intenso da poterlo paragonare a quello che vivono madre e figlio. Un figlio unico peraltro, visto che Napoli è tra le poche metropoli al mondo ad avere una sola Squadra di calcio» così afferma l’autore del libro.
Sabato 1 Dicembre l’autore sarà presso la libreria “Libridine” a Portici alle ore 18.00 per presentare il suo ultimo lavoro, modera la giornalista Nunzia Marciano, intervengono Davide Borrelli – consigliere comunale, Gennaro De Crescenzo – Presidente Associazione Neoborbonica, Dario Sarnataro – giornalista e scrittore.
L’evento è gratuito ed aperto al pubblico! E come recita un coro da stadio dei tifosi napoletani non bisogna dimenticare che i “Abbiamo un sogno nel cuoe”.