Nelson Mandela debutta nella moda.
Con una linea di abbigliamento volta a sostenere il lavoro della sua fondazione, da anni impegnata nella lotta contro l’HIV. Si chiama 46664, come il suo numero di matricola nei 18 anni di prigionia a Robben Island e come la sua stessa charity: 466 era il numero di cella di Mandela e 64 corrisponde all’anno in cui fu arrestato (il 1964). L’uomo simbolo della lotta contro l’apartheid, trascorse 27 anni dietro alle sbarre prima di diventare il primo presidente nero della Repubblica Sudafricana.
«46664 è diventata molto più che una campagna globale di sensibilizzazione e prevenzione contro l’HIV e l’Aids», ha spiegato il membro del consiglio direttivo di 46664, Achmat Dangor, sottolinenando come l’organizzazione si occupi anche di più ampie questioni legate alle crescenti ingiustizie sociali.
«Per fare questo efficacemente, 46664 ha bisogno di flussi di reddito affidabili e sostenibili, cosa alla quale crediamo che la linea di abbigliamento 46664 possa contribuire in maniera significativa», ha aggiunto, sottolineando la lampante esistenza di un mercato per indumenti con il vecchio numero di matricola di Mandela e il relativo logo, data l’estrema popolarità in passato delle t-shirt della charity. «Storicamente, abbiamo riscontrato che le persone che prendevano parte agli eventi di 46664, volevano una qualche forma d’identificazione con il programma», ha concluso Dangor.
La collezione, che comprenderà indumenti sia maschili che femminili, sarà realizzata da Seardel, il più grande produttore tessile e di abbigliamento del Sudafrica. Il marchio sarà lanciato in agosto e inizialmente sarà disponibile solo nel paese africano presso rivenditori locali ed un negozio monomarca a Johannesburg. A partire dall’anno prossimo, la collezione sbarcherà anche in Europa, Stati Uniti e online. Fra i progetti della label, inoltre, c’è anche la collaborazione con stilisti ospiti sudafricani e internazionali.
A cura di Maria Fusco