NON MI PIACE IL NATALE!
Cara Rossella,
questo clima natalizio mi fa sentire ancora più triste! Non mi piace questa corsa ai regali, anche in tempi di crisi, il suono delle zampogne mi fa inorridire, tutti che si fanno inutili ed ipocriti auguri, solo perché di questi giorni ē quasi un obbligo. Insomma io odio il Natale e non sono affatto depressa come mi hanno detto le amiche ed i colleghi di lavoro, quando seccata per i continui auguri ho rivelato questa mia insofferenza. Tu che ne pensi? Devo veramente preoccuparmi d’essere così asociale?
Olimpia
Cara Olimpia,
stai tranquilla e non allarmarti per questa tristezza natalizia, perché niente e nessuno ci obbliga ad essere forzatamente allegri e felici durante le feste! Siamo schiavi di quei ricordi dell’infanzia in cui il periodo natalizio significava festa, regali,niente scuola, scorpacciate di dolciumi e principalmente, almeno per i miei sentimentali ricordi, riunione di tutta la famiglia. L’ unica vera gioia, che dovrebbe poi essere la nascita di Gesù , passa spesso in secondo piano e a volte viene del tutto dimenticata ( questa é la vera tristezza! ). Tornando all’infanzia, quello che noi ricordiamo come un periodo idillico e magico, diventati adulti ci accorgiamo che non lo é affatto, pensando alla differenza, al confronto con quello che ci appare ormai lontano e quasi irreale. Se non abbiamo la predisposizione nell’animo, queste feste, questi auguri,i regali, l’allegria, possono realmente infastidire. E più proviamo questa sensazione e più ci sentiamo esclusi dal Natale. E questo non partecipare ci rende poi distanti, inadatti, incompresi, non tollerati. Il contrasto tra la letizia altrui e la propria tristezza sono inconciliabili. I dispiaceri, gli allontanamenti,le separazioni, le assenze, i dissapori, gli abbandoni sembrano ancora più marcati ed acuti. Ci si sente ancora più soli ed infelici. Non preoccuparti mia cara lettrice. Anche io sono tra le persone che sorridono per cercare di nascondere questo stato d’animo, così da non rovinare i festeggiamenti altrui! Oltretutto mi dico spesso che non devo a tutti costi essere un “modello di felicità” per gli altri, che se sto vivendo un problema o se non riesco a condividere divertimento e gioia debba poi patire i sensi di colpa! Nessuno ci obbliga a fingere allegria e ti assicuro che tanti altri, specie i non giovanissimi, condividono questo vissuto, accompagnati da questa sottile tristezza. Ti esorto solo a non lamentarti,a non rimuginare nei ricordi del passato, a non lasciarti coinvolgere ancor più dalla malinconia o, ancor peggio, dalla vita trascorsa e l’attuale. Se ti é possibile e puoi farlo,dedicati ai bisognosi, ai poveri, ai malati. Sorridi a chi sai che sta vivendo un brutto periodo e fai sentire il tuo affetto. Sarai gratificata nello spirito e comprenderai il vero significato del Natale quando capirai com’é importante sapere che esiste realmente chi ha bisogno di te.
Rossella Argo
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