Notte di musica e arte per la Reggia di Caserta
Sabato 25 gennaio, dalle 20 alle 24, gli appartamenti storici della Reggia di Caserta ritorneranno alla vita, animati delle magiche note dell’Accademia Musicale “Le Camenae” di Portici.
Il repertorio, organizzato con esecuzioni itineranti nei punti di maggior rilievo degli appartamenti, propone un viaggio nel tempo attraverso la musica, con brani del repertorio barocco, classico, romantico e jazz.
Si partirà alle 20, dallo scalone d’onore, con le soavi note del flauto solo Domenico Guastafierro, talento nel panorama concertistico internazionale. Alle 20:30 l’esperto duo pianistico, formato da Anna Longobardi e Francesca Bellocchio, si esibirà in un concerto per pianoforte a quattro mani, le cui note aleggeranno tra i marmi policromi e la meravigliosa volta in cassettonato ligneo della cappella palatina. Un altro concerto, questa volta per violino, flauto e pianoforte verrà eseguito da Massimiliano Giordano Orsini, Ferdinando Pirone e Gennaro Benvenuto alle 21, nella sala degli Alabardieri, ingresso degli appartamenti storici. Alle 21:30 sarà la volta del quartetto sax di Mario Coppola, Pasquale di Riso, Vincenzo Martire e Gabriele Gargiulo. Ci si trasferirà poi nella sala del trono, dove alle 22 la dolce chitarra di Valeria Rea accompagnerà il soprano Rosamaria Cirillo. Alle 22:30 la camera da letto di Ferdinando II, i cui mobili furono distrutti e riprodotti in stile Impero dopo la morte del sovrano a causa di una malattia infettiva, ospiterà la viola di Salvatore d’Esposito e la chitarra di Giovanna Cimmino, unite in uno splendido concerto. A terminare lo spettacolo, l’esibizione del duo di chitarra e flauto composto da Giuseppe Del Plato e Angelo Ruggieri – didatti e concertisti allo stesso tempo –, che suonerà nella biblioteca palatina a partire dalle 23:00.
Le performances musicali però non saranno l’unica attrazione della serata: l’evento infatti rientra nel ciclo di appuntamenti “Una notte al museo”, iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che prevede l’apertura serale dei luoghi d’eccellenza della cultura e particolarmente rappresentativi in termini di numero di visitatori, di valenza architettonica e di importanza di collezioni ed opere d’arte.
In occasione del concerto dunque, oltre ai maestosi appartamenti settecenteschi e ottocenteschi del palazzo reale, sarà possibile visitare la collezione “Terrae Motus” e la sezione permanente sui “Disegni e modelli”.
L’arte e la drammatica quotidianità del post sisma è il tema alla base della raccolta “Terrae Motus”, che all’appello del gallerista partenopeo Lucio Amelio, raccoglie oltre 70 opere di 66 artisti contemporanei. Tra queste le tre tele in acrilico e serigrafia di Andy Warhol, “Fate presto”, ispirate alle pagine de “Il Mattino”, che all’indomani del terremoto riportavano in prima pagina l’accaduto; quella di Keith Haring, che priva di titolo ma ricca di forza espressiva, ripropone i tipici motivi e colori dell’artista in una concitazione quanto mai emblematica; e l’istallazione in legno, terracotta, vetro, cera e un uovo, intitolata “Terremoto in Palazzo”, di Joseph Beuys, considerata quasi il manifesto poetico della collezione.
I capolavori dall’altisonante paternità si snodano, senza alcuna mediazione di strutture espositive, negli appartamenti storici della Reggia, in un rapporto di reciproca esaltazione con gli stessi.
Dedicata ad una maggiore comprensione degli spazi espositivi e dell’intera costruzione, la sezione “Disegni e modelli” racchiude manufatti, tra cui preziosi bronzetti neoclassici, modelli lignei – gran parte dei quali realizzati dall’ebanista tedesco Antonio Rosz – , disegni e raffinati bozzetti in stucco, legati alla fase progettuale e in alcuni casi inediti.
Musica e arte, passato e contemporaneo, si sposano in un’offerta culturale dalla profonda connotazione campana che non manca di affacciarsi, con ampio respiro, al panorama internazionale.
a cura di Annamaria Cerio