Nucleare? Parliamone…
Nucleare si?Nucleare no?This is the question !
Spesso,ultimamente ,ci si riempie la bocca di questo argomento.E ancor di piu’ci si definisce favorevoli o contrari in base ad un’ideologia politica,senza magari conoscere realmente gli svantaggi (o i vantaggi)di siffatta forma energetica..
Relativamente all’energia nucleare la tecnologia usata oggi nelle centrali di molte nazioni,si basa sulla scissione dell’atomo:si verifica un decadimento radioattivo di nuclei d’uranio che,esposti al bombardamento di neutroni,si scindono con trasformazione di parte della materia in energia.Dopodichè per circa 250 000 anni la materia derivante da queste reazioni, continua ad emettere radiazioni nucleari tornando alla stessa pericolosità del materiale originario.
Dopo il disastro di Chernobyl ,l’Italia con referendum approvò la dismissione delle centrali termonucleari.
Attualmente il nucleare viene riproposto come fonte energetica alternativa ai combustibili fossili in quanto ritenuto,secondo scuole di pensiero di dubbia validità scientifica,conveniente in termini ambientali, di costo e di produttività energetica.Ma affrontiamo meglio il discorso.
Prima di tutto rimane insoluto il problema delle scorie radioattive(pensate che abbiamo ancora 800 tonnellate da smaltire,provenienti da vecchi impianti! ).Molti poi adducono una grande pericolosità in virtu’ di probabili incidenti che potrebbero accadere,come quello del 1987;in realtà oggi i reattori sono molto piu’ sicuri e problemi di questo tipo non vi sarebbero.Ma pensate invece a eventuali sabotaggi,magari posti in essere da fondamentalisti islamici;fondamentale è considerare,in tal caso,che le reazioni delle centrali nucleari danno come prodotto finale il Plutonio,che è la materia prima per costruire le bombe atomiche.
L’esauribilità delle risorse è di circa 35 anni e la loro allocazione certamente non fa pensare alla scelta nucleare come a una soluzione ottimale per il Belpaese che,è bene ricordarlo, è anche per il 76 % del territorio nazionale a rischio altamente sismico;oltre cio’ bisogna poi ricordarsi che i costi per porre in essere tali impianti sono elevatissimi e i tempi per realizzarli lunghissimi(del resto a parte la Finlandia nessuna altra nazione costruisce impianti nucleari da oltre 16 anni).
Interessanti sembrano invece essere gli esperimenti sulla fusione nucleare,che è un metodo molto diverso(e infinitamente meno pericoloso)di sfruttare l’energia nucleare.
Con essa due atomi leggeri si fondono trasformandosi in un atomo piu’ pesante e,in parte,energia utile ;in tal caso i problemi di scorie e di sicurezza sarebbero molto ridotti.Sembra ,però, che i tempi per uno sfruttamento di tale importantissima fonte di energia siano ancora,purtroppo,molto lunghi.
Attualmente il “progetto ITER “ ,che vede impegnato i maggiori paesi industrializzati(tra cui USA e GIAPPONE ),sta per portare alla luce una centrale-che usa il metodo della “fusione”- dalla potenza di circa 1000 volte superiore quella delle attuali centrali nucleari.
E invece,come sempre ,qui in Italia si viaggia in retromarcia.
di Luca Antonio Pepe