O’ contrabbando e Walter Chiari
Il fenomeno del contrabbando interessò la città di Napoli per tutta la metà degli anni ’70 e gli inizi degli ’80 e fu particolarmente suggestivo quando “approdò” a Marechiaro. Un inseguimento memorabile davanti alle caratteristiche case del borgo è visibile nel film “Napoli…serenta calibro 9”, film del ’78 interpretato da Mario Merola; la corsa in motoscafo del ribelle “Totonno o’pazzo” rivale del boss del contrabbando di sigarette “don Salvatore Savastano” (Mario Merola) si conclude proprio davanti allo scoglio detto “cavallo di mare” nella rada di Trentaremi. Il contrabbando di sigarette era ben organizzato a quei tempi. Gli scafi blu, potenti natanti d’altura, che portavano “le bionde”, attraccavano alla “Pischera”. Da lì il via vai degli uomini che trasportavano le “casce” sulle spalle a gruppi di tre quattro alla volta e le infilavano nelle Fiat 124, sventrate dei sedili e con motori truccati. Era uno spettacolo eccitante che prendeva tutti, un fenomeno talmente normale che riuscì a coinvolgere Walter Chiari – a Napoli per una tournèe teatrale – l’attore provò l’adrenalinica sensazione di caricarsi sulle spalle alcune casse di sigarette, ma non riuscì a fare più di cinque scalini e depose frettolosamente il carico a terra, per non stramazzare al suolo a causa della pesantezza.
di Rosario Scavetta