Superata la fatidica tappa della maturità, ecco avanzare le mille e più riflessioni di coloro che, se bene non abbiano idee nitide, iniziano a spulciare, alcuni per la primo volta, le proposte universitarie. Per chi, invece, non ha bisogno di altrotempo e ha intenzione di mettere in atto il proprio progetto, l’alternativa è duplice: armarsi di pazienza e dunque studiare per poter affrontare i test d’accesso (nel caso in cui ci si travasse di nanzi a facoltà a numero ciuso), o godersi liberamente le vacanze e attendere con impazienza l’inizio dei primi corsi e di consequenza di un altro momento della vita.  D’altronde non è certo un grande errore non rendersi conto istantaneamente della strada che si vorrebbe percorrere, anzi, molti, circa le facoltà a numero chiuso, tentano di imbattersi in più soluzioni proprio per darsi l’agio di poter portare a casa un risultato soddisfacente. In taluni casi, poi, puo considerarsi frequente l’elenco di consigli di chi pensa davvero di poter rappresentare un aiuto concreto in una fase cosi delicata della vita. Forse l’unico consiglio da mettere in pratica potrebbe essere quello di puntare il massimo su ciò che si desidera fare davvero. Le difficoltà, inevitabilmente busseranno alla porta, ma almeno sarà più divertente affrontarle, magari aggiungendovi progetti complementari e inerenti al percorso di studi, cosi da permettersi  di essere retribuiti per finanziare le proprie idee e, naturalmente, ottenere maggiore indipendenza.

Francesca Morgante