Pandemia: contro la paura, diamo potere alla “speranza”
di Mimmo Falco:
La pandemia del Covid-19, continua a mietere vittime, ormai in Italia abbiamo superato quota ventimila.Questo è il dato amaro, crudele, incontrovertibile, che ci induce a fare alcune considerazioni di ordine generale,La prima dove sono concentrati il maggior numero di decessi ??? In quale area geografica del Paese??? Nessuno potrà smentirmi, perché i numeri sono numeri, e non opinioni di parte. L’area più colpita d’Italia è il centro-nord, con punte maggiori in Lombardia. a seguire in ordine sparso, Veneto, Emilia-Romagna e Marche. Perché sta accadendo questo??? Per una serie di motivi che mettono in risalto l’improvvisazione con la quale si è affrontata la crisi-pandemica, ed ancora di più per l’assunzione in ritardo di misure di “allontanamento personale” che invece erano imprescindibili e necessarie e dovevano avere una immediatezza estrema.Il tentennamento continuo, il decidere di non decidere, ha probabilmente contribuito alla crescita dei casi di contagio, che si è diffuso in quelle zone senza dare scampo.Ora a distanza di circa un mese, le morti non decrescono, i contagi si mantengono allo stesso livello, e non si intravedono soluzioni medico-scientifiche che possano contrastare efficacemente il virus.In Campania dall’inizio della pandemia e fino ad oggi, è voglio sottolinearlo con forza, abbiamo lo stesso numero di morti, che in una sola giornata ha fatto registrare la sola città di Milano. Questo dato numerico, vuol dire molte cose. Primo,l’allontanamento personale sta funzionando meglio che altrove, che le misure adottate in Campania dal Presidente De Luca, hanno dato risultati tangibili, che al di là dei luoghi comuni, che vorrebbero indisciplinate e arruffone le comunità campane, esse stanno dimostrando di avere senso di responsabilità e di sacrificarsi chiusi in casa per tutta la nostra collettività. Il problema oltre che sanitario ora diventa sociale, quando ancora potremo resistere??? Ciò dipenderà dalle decisioni politico-istituzionali,del Governo, infatti si devono attivare tutti i meccanismi possibili , per sostenere la fragile economia campana, con misure immediate e con una ricaduta reale che vada incontro alle esigenze economiche dei ceti sociali fragili e deboli, senza escludere nessuno.Dobbiamo prepararci a vivere un capovolgimento epocale del nostro modo di vivere, e solo chi ha il senso reale della situazione potrà guidare il cambiamento.Siamo ancora nella ” fase uno” ed una parvenza di vita normale arriverà tra qualche mese, se tutto andrà bene. Ora dobbiamo continuare con i sacrifici,non ci chiedono di andare su un fronte di guerra, sotto le bombe o i colpi di mitraglia,ma semplicemente di stare in casa ed evitare inutili quanto dannosi assembramenti.Facciamolo per il futuro della nostra collettività.