Paola Turci, anticipo del nuovo album: Le storie degli altri
Una volta gli artisti cantavano d’amore, laddove amore faceva rima con cuore e amore, canzoni che ci ricordavano gli amori perduti, quelli lontani e quelli che si stavano felicemente vivendo, adesso con la musica si fa anche politica, destra o sinistra che sia. Anche Paola Turci, a suo modo lo fa con il nuovo singolo “Devi Andartene” che, come si suol dire, mai come in questo periodo è come il cacio sui maccheroni, brano che anticipa l’uscita del nuovo album “Le storie degli altri”, in tutti i negozi di dischi dal prossimo gennaio. Il nuovo singolo di Paola Turci recita testualmente: “Ora basta, devi andartene più lontano che puoi. Devi andartene”, ai giornalisti de Il Fatto Quotidiano non è sfuggita l’affinità con quello che sta accadendo in questi giorni in Italia, ma la cantante precisa che non voleva affatto riferirsi a Silvio Berlusconi: “Il tema è universale e riguarda l’esercizio del potere, che distrugge i paesi e i popoli. Potrebbe parlare di Gheddafi, di Franco. Certo, è rivolto anche all’Italia, ma Berlusconi non vorrei nominarlo neanche” Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il tono del nuovo singolo “Devi andartene”, vede una Paola Turci non rabbiosa né liberatoria, il tono è di una persona stanca degli eventi, uno sfogo che, racconta, non poteva fare a meno di inciderlo. Scivola sulle sue preferenze politiche, Paola Turci, da ragazza aveva votato per il comunista Berlinguer, poi aveva scelto Almirante, elogia Pasolini e Montanelli: “… simboli di un giornalismo impegnato in tempi in cui la politica pensava davvero al bene del paese”.
Antonio Ilardo