Parigi
Parigi. La città del Moulin Rouge, della “Vie en rose”, degli Champs-Elysées e della Tour Eiffel. Da scoprire, da amare, Parigi resta nel cuore dei suoi visitatori per la bellezza dei luoghi e dei panorami, per la dolcezza delle brasserie e i miracoli di Disneyland.
Tenere bene a mente che la questione sicurezza a Parigi ha un suo perché ben preciso: il numero dei borseggi in metropolitana è aumentato negli ultimi anni. Prestare molta attenzione, soprattutto alle borse.
Dans le noir, rue Quincapoix 51, è un ristorante dove si mangia completamente al buio: chi l’ha provato sostiene che il rapporto qualità-prezzo non sia conveniente, ma è stato un esperimento fortemente supportato dall’associazione ciechi. E’ anche bar.
Lo champagne non si beve con i dolci, perché i francesi sostengono che fa “rattrappire” la bocca: ottimo invece per l’intero pasto o per aperitivi preziosi.
Allegra e gaudente, lumière perfino nell’animo. Questa è la Parigi che sorvola sul Louvre e gli altri musei e diventa splendido teatro di weekend d’autunno fatti di piccoli e speciali piaceri. Nuovi, i charity shop ricchi di solidarietà, new entry tra le mode cittadine: personaggi famosi o anonimi donano abiti e oggetti che vengono venduti per sostenere una causa. Merci è stato il primo, molti adesso lo stanno imitando. A Boulevard 111, in 1500 metri quadrati di negozio, si trova di tutto, prezzi vari, ma sempre alta qualità.
Impazza decisamente anche la moda dei ristoranti clandestini: ufficialmente non esistono, vengono svelati solo dopo la prenotazione.
Da provare, il Buddha Bar, rue Boissy d’Anglas 8; è luogo di pellegrinaggio per i discepoli dei locali cult. Un grande Buddha in bronzo troneggia nel bar-ristorante, frequentato da modelle e bella gioventù. Forse un po’ caro. Sta spopolando nella Parigi raffinata e giovane l’audacia degli abiti di A-Poc, succursale di Issey Miyake, in rue des Francs Bourgeois 47. L’intimo esclusivo è da Cadolle, dove nacque il reggiseno: realizzano anche modelli su ordinazione, si trova in rue Cambon 4.
Hanno nomi diversi, ma tutti più o meno simili: Lovestore o “Passaggi del desiderio”; sono negozi della passione, appunto, dell’amore. Negozi per coppie disinibite: dal sexy costume alle candele, un’infinità di proposte legate alla seduzione.
Batman e Robin sono abat-jour, l’orso Yoghi è un soprammobile. Siamo al Mama Shelter, hotel e ristorante, una creazione di Philippe Starck, che sui soffitti ha voluto decorazioni di graffitari. L’edificio è opera dell’archistar Roland Castro, il concept è della famiglia Trigano, che ha inventato il Club Med. Prezzi bassi e in ogni stanza un iMac 24 pollici. Rue de Bagnolet 109.
Un’ostrica tira l’altra: per non smettere a qualsiasi ora c’è l’Huîtrerie Garnier, in avenue Mozart, XVI arrondissement. Pochi tavoli, ottime ostriche. Perfetta anche la piccola catena Le Bar à Huîtres con locali al Marais, St. Germain e Montparnasse.
Per gli amanti del formaggio, bisogna andare da Androuet, rue Mouffetard 134, una vera e propria istituzione: indimenticabile il Muster, dal sapore molto pungente. Dalla Fromagerie d’Auteil, rue d’Auteil 58, si compra il Livarot a pasta molle.
Senza soluzioni mediane. O si è davvero patiti della lirica o meglio starne lontani. Da Bel Canto si cena ascoltando arie d’opera e operetta, eseguite da giovani cantanti che fanno i camerieri per arrotondare.
Lo stinco di maiale con lenticchie della Brasserie Lipp, storico locale sul boulevard Saint German, ritrovo dal 1880 di intellettuali, artisti, finanzieri, ma soprattutto di gente che vuole mangiare bene. Camerieri in papillon, gilet nero, lungo grembiule bianco. Legno alle pareti. Altri tempi, qualità sempre.
Un aperitivo all’Hemingway bar dell’hotel Ritz, in place Vendôme, quello di Dodi e Diana: intimo, romantico, governato da Colin Peter Field, nominato miglior bartender del mondo. Per le signore, il servizio è accompagnato dall’offerta di un fiore fresco.
Per gli amanti della disco, imperdibile sono la grande Le Batofar, discoteca su un battello con un gigantesco faro sulla Senna e Le Queen sugli Chaps-Elysées. Domenica serata gay. Poco lontana la Vip Room, con rigorosa selezione all’ingresso. Sabato sera lesbo al Pulp, boulevard Poissonnière. Nella stessa via il Rex: è l’avanguardia per techno e house.
A cura di Roberta Morano