PAURA DI SBAGLIARE

sbaglioCara Rossella, mi sono resa conto di essere una frana in tutto. Ogni cosa che faccio, ogni passo, ogni parola risulta infine un errore. Eppure cerco di fare attenzione ai gesti, alle parole, alle situazioni. Anche nei rapporti affettivi temo sbagliare le scelte sia degli amici che del fidanzato e ciò è diventata per me una fissazione. Infatti, dopo aver avuto due relazioni allucinanti,in cui tutto è andato a rotoli, ho deciso che forse è meglio restare sola invece di iniziare un nuovo rapporto dove sicuramente sbaglierò tutto, da cui uscirò sconfitta per la terza volta. Ho sbagliato ad amare, a scegliere la persona, ad aspettare il suo ritorno quando non era il caso oppure a voltargli le spalle e andarmene quando invece dovevo rimanere. Non ho mai dato opportunità al destino di compiere per me qualcosa di esatto. Questo è il mio dramma. Sono stata in analisi per lungo tempo ma nemmeno la terapia è valsa a qualcosa. Ormai mi considero perdente a vita

Sonia

Cara Sonia,

fai tutto da sola!!! Ti critichi, ti accusi e non ti perdoni! Basta commiserarsi ed affliggersi ripetendo come un mantra d’aver sbagliato! Se invece di piangerti addosso cominciassi a ragionare sulle esperienze, belle o brutte, avresti la possibilità di vagliare i comportamenti relazionandoti in modo diverso,sicuramente positivo, con seguente successo! Non è sicuramente obbligatorio ripetere in eterno un copione negativo, marchiandoti come una che sbaglia a vita! Anzi devi costruire, sugli errori, tante esperienze positive che possano aiutarti a creare un modo sicuro di porti nei confronti degli altri, trasformando le sofferenze, le esperienze dolorose in “apprendimento” costruttivo e non demolitivo! Nulla da eccepire sulle sedute dall’analista : evidentemente non hai fatto un buon lavoro su te stessa oppure il tuo “io” non aveva ancora deciso che quello era il momento di cambiare! E’ comune ad ognuno di noi agire ascoltando quell’impulso, quella “vocina” che monitorizza scelte,comportamenti e che spesso ci condiziona. Sbagliando s’impara ma tu, incapace di “perdonare” te stessa, continui ad accusarti sbagliando…Hai compreso, appreso, interiorizzato l’errore, hai adottato ruoli non consoni, hai indossato forse una maschera non adatta, con la finalità d’essere accettata…Ma quella “maschera”, quel “travestimento” non è adatto a te, non sei tu!!!! Se le regole vengono determinate da altri e ci si limita a seguirle senza chiedersi cosa realmente vogliamo, cosa proviamo, come siamo, produciamo l’effetto opposto : quel benessere interiore anelato, quei bisogni, quei desideri vengono repressi da un meccanismo stranissimo che prende il nome di”autosvalutazione del sé”. In poche parole ti sottovaluti rispetto agli altri ed eserciti, inconsciamente , pensieri che influenzano negativamente il tuo operato. L’autostima è la considerazione che un individuo ha di sé e viene meno negli stati di depressione in cui l’individuo disprezza e svaluta se stesso. Dai un nuovo input alla tua vita: da oggi in poi non piangerti addosso, cerca di trarre beneficio dagli errori fatti. Appresa la “lezione” metti a frutto l’esperienza : capitalizza gli sbagli per trarne il risultato da te voluto. Non concentrare i tuoi pensieri su eventuali errori del passato, agisci liberamente, consapevole che gli stati d’animo positivi producono percorsi positivi e ricorda che a volte sbagliare, non ottenendo ciò che si desidera, risulta essere una grande fortuna!

A cura di Rossella Argo