Perfezione, storia di un tradimento

piatto-cop-perfezione-esec-18FZGSYFEsordio letterario per la graphic designer ed articolista per Glamour e per il New York Times, Julie Metz. questa l’avvincente trama: Quando Julie scopre che l’uomo con cui è stata sposata per sedici anni non è affatto la persona che credeva, è troppo tardi per ottenere risposte. Un improvviso arresto cardiaco ha infatti stroncato la vita di Henry qualche mese prima. Di lui rimangono solo la nostalgia di un amore puro, la rabbia per la vita che ha taciuto e un grande senso di impotenza. Chi era davvero Henry, il marito e il padre affettuoso che stava scrivendo un romanzo sull’umami, la parola giapponese che significa perfezione? E come è possibile amare per tanto tempo una persona e non sapere chi è realmente? Come in un film fuori fuoco, Julie è costretta a riavvolgere il nastro e cercare di capire. Tassello dopo tassello, attraverso le parole sconosciute appuntate su un diario, attraverso il sesso, che sembra l’unico modo per rimettersi in gioco, e attraverso tutte le persone del presente e del passato che hanno dimostrato o finto di nutrire amicizia per lei, Julie inizia il suo viaggio alla ricerca di se stessa e di una nuova felicità. Un viaggio duro, lungo e doloroso che, come spesso accade, è il preludio – se non della perfezione – di una commovente e straordinaria rinascita.
Con una precisione lapidaria che scandisce il tempo della vita, Julie Metz racconta una storia autentica che non può lasciare indifferenti.
«Mi tornarono in mente tutte le volte negli ultimi anni in cui non avevo voluto fare sesso con Henry. Avevo provato repulsione per lui, c’era qualcosa di non sincero, di viscido che non riuscivo a capire, avevo come la sensazione che ci fosse un estraneo dentro al corpo dell’uomo che conoscevo da sedici anni. Anche baciarlo era come sentirmi violata. Mi ero negata sessualmente per salvaguardare me stessa dall’inganno che il mio corpo percepiva. Ora potevo essere onesta. Lo odiavo. Lo detestavo. E lo amavo ancora. »