Porte aperte all’amore per l’ex Ospedale Psichiatrico Bianchi
Il 14 febbraio si festeggia San Valentino, palesemente protettore degli… epilettici! Non lo sapevate?! Così ieri la duplice vocazione della ricorrenza, notoriamente dedicata agli innamorati, ha trovato libero sfogo nell’evento “L’amore per la memoria”.
A partire dalle 9:30, fino alle 18:30, l’ex Ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi ha visto riecheggiare negli spazi una volta occupati da pazienti psichiatrici, musica, risate e gioia di vivere.
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti, e resa possibile grazie all’impegno del Direttore Generale Ernesto Esposito, congiuntamente con quello di Anna Sicolo – Dirigente del Polo Archivistico , la giornata ha visto succedersi varie attività il cui filo conduttore è stato quello dell’amore, espresso attraverso la danza, il teatro, la poesia, e perfino la cura del prossimo.
Il buongiorno, alle 9:30, è arrivato dai bimbi dell’Istituto Comprensivo Villa Fleurent, anch’esso originariamente parte di una struttura psichiatrica privata, composta da più padiglioni. Gli alunni della III, IV e V classe – con la DirigenzaScolastica di Anna Maria Silvestro – hanno dato luogo a una deliziosa esibizione di danza e poesia, dal titolo “Il cerchio dell’amore” .
L’amore però è anche quello che si prova per la vita e per il prossimo; sulla base di questa linea guida, in due distinti momenti della giornata ha avuto luogo la dimostrazione delle manovre per la disostruzione delle vie aeree, a cura di operatori del 118. A supporto della performance, è stato inoltre presentato e distribuito l’opuscolo “Aspettando il 118”: pubblicato per volontà della Commissione Progetti del Rotary Club Napoli Flegreo, il libello promuove la cultura dell’emergenza, informando e sensibilizzando al corretto uso dei servizi d’emergenza. Oltre alla pratica mostrata in loco infatti, il volume pone l’accento sulle manovre da effettuare in attesa dei soccorsi, nel caso in cui si verifichino i più comuni incidenti quali emorragie copiose, colpi di sole, ustioni, avvelenamento accidentale, fino ai più pericolosi come l’annegamento e l’incidente stradale; include inoltre una breve guida sui comportamenti da tenere durante una telefonata per la richiesta d’intervento del 118.
Alle 17 è stata la volta dello spettacolo “Taranterra – danza dell’amore e della terra” –, scritto da Mimmo Grasso, diretto da Massimo Maraviglia e accompagnato dalle musiche di Andrea Tarantino. Lo spettacolo teatrale, prendendo vita dall’emozionante interpretazione della Compagnia Asylum con la partecipazione di un eccezionale Ettore Nigro, ha coinvolto ed emozionato tutti i presenti, proiettandoli “altrove”.
Una realtà parallela disegnata da corpi, il cui unico ausilio è stato costituito da tammorre, bastoni e tessuti, proiettati in un deserto, in una piazza d’armi, in un formicaio, in un tempio.
L’eccitazione suscitata nel pubblico è stata particolarmente forte sin dai primi minuti della rappresentazione: l’energia dei giovani attori, la concitazione di suoni e voci alternata alla pace, la forza dei corpi vibranti, impegnati nella danza, ha evocato scenari a metà strada tra realtà e sogno, tra presente e passato… seppur mai lasciando Calata Capodichino, anzi, piuttosto abbracciandone l’alone di memorie umane che ancora vi persiste.
A cura di Annamaria Cerio