Praiano, per Caviro vernissage d’autore al “Pellegrino”
A cura di Armando Giuseppe Mandile:
Praiano. Vernissage di alta qualità per “Viaggiando … in Costiera” estratti da “Viaggiando”, mostra top di “Estate a Napoli 2020”, lavori pittorici e scultorei di Carmelo Vicente Rossi, in arte Caviro. Esposizione, vernissage e comunicazione a cura della giornalista Teresa Lucianelli, fino al 2 settembre nelle panoramicissime sale affacciate sull’ ”infinito” della Costa d’Amalfi dell’Hotel Pellegrino, situato in posizione strategica sull’arteria principale e incastonato nel verde rigoglioso, di fronte a una veduta senza uguali.
Si rivela nei bassorilievi in legno e metalli, dalle originali forme, come nei quadri, in cui è evidente e quasi prepotente, la sua grande forza interiore: le opere del venezuelano, noto per la sua ”arte cittadina” arrivano dunque con ufficialità sulla Costa d’Amalfi, che fa da sfondo ineguagliabile, con le sue particolari tonalità di azzurro. Sono le stesse che Caviro ha scelto proprio per la sua più recente produzione pittorica, quali tinte preminenti, affiancate in nuance ai blu profondi del Golfo di Napoli, e in posizione paritaria e bilanciata, ai rossi intensi e agli aranciati caratteristici della sua nativa Victoria. È un questo modo che s’incontrano le sue origini e le sue scelte, quindi, le sue due appartenenze, in una garbata e fascinosa fusion di colori contraddistintivi delle sue due patrie: quella naturale e l’adottiva, cioè il Venezuela e l’Italia. E s’integrano attraverso i colori del mare della Campania e quelli del fuoco, tipici dell’entroterra di Aragua.
L’esposizione punta, oltre a tracciare il percorso dell’artista, a raccontare la sua storia e la sua evoluzione, a mettere a confronto le ambivalenze narrative e le ricerche innovative che Caviro, muovendosi su terreni d’indagine di opposta natura – realtà e fantasia – traccia con l’obiettivo di sviluppare e rendere più accessibili e incisivi i temi alla base appunto della sua arte cittadina, che gli sono cari, a partire dalla vita, quella stessa che si spegne negli agglomerati urbani abbandonati dall’uomo.
Dove continuerà a pulsare, successivamente? Quale sarà il futuro in assoluto? Il nostro, umani, in particolare?
Carmelo Vicente Rossi ha sviluppato interessanti progetti sulla sua produzione e lavorato con intensità a un personale lavoro di ricerca tecnica e stilistica. Soprattutto ha imparato a viaggiare e condurre nel suo viaggio il visitatore attento.
Viaggiatore nato ed instancabile, pur tra le pareti del suo studio a Calvi Risorta – così come da bambino alla Victoria, nell’entroterra venezuelano – ha rintracciato nel mondo quelle che ha individuato come costanti fondamentali, pietre miliari delle sue indagini di sempre; iniziando dalle aggregazioni urbane, le città – principali punti della sua ricerca costante – laddove la vita pulsa frenetica, e da quelle destinate a morire, inevitabilmente, quando vengono abbandonate dall’uomo.
Evocatori di una realtà lontana eppure tanto vicina e quasi palpabile, i lavori in esposizione indicano un’invisibile presenza errante, alla ricerca di una destinazione immaginata e agognata, e ci riconducono a una lettura che finisce col rivelarsi fondamentalmente soggettiva, in quanto attinge dalle emozioni che le opere stimolano in noi, quanto dal nostro immaginario, stimolato dall’immaginario dell’artista che è a sua volta egualmente stimolato pure dalla realtà.
Nella sua “arte cittadina”, realtà e fantasia convivono e arrivano a integrarsi nel viaggio che Caviro propone. Invita infatti il visitatore un’interpretazione dalle infinite sfaccettature, naturalmente personale del suo “messaggio a colori” – iniziando dalle sfumature naturali inconfondibili di Praiano e della Costiera amalfitana – frutto dell’attenta e incessante ricerca che, finché ci sarà vita, mai cesserà.
Soprattutto nei lavori di dimensioni più grandi, tutto si manifesta in maniera sorprendente, come già intuito.
Quello della Costa d’Amalfi, di Praiano in particolare, si distingue come un contesto di grande fascino e valenza emozionale, che incanta l’osservatore e ne catalizza l’attenzione. A questo si aggiunge inoltre, ma non ultima, la pregevolezza di una location di stile e d’immagine, quella dell’Hotel Pellegrino, autenticamente signorile, e dunque appropriata per l’esposizione multidisciplinare dedicata a Caviro, ideata e realizzata dalla giornalista Teresa Lucianelli, autrice pure del riuscito vernissage di successo – che ha visto la presenza di esperti comunicatori – e responsabile della comunicazione.
La piacevole occasione di questa esposizione, in calendario, con ulteriore proroga, fino al 6 settembre, permette dunque di visitare con ingresso libero la bella villa padronale dove ha sede da tre generazioni della fondatrice famiglia Rispoli, l’Hotel Pellegrino, alla scoperta di un patrimonio paesaggistico ed emozionale di indubbio valore.
Caviro nasce alla Victoria, inizialmente chiamata Nuestra Señora de Guadalupe de la Victoria, animato da due grandi passioni: il colore e la famiglia. Da qui scaturiscono i fondamenti del suo repertorio artistico: lavori che spaziano tra viaggi reali e immaginari, percorsi spirituali, mari, entroterra aridi, culture e mondi differenti.
Attraverso un poderoso slancio, nelle sue opere vuole valorizzare gli elementi primari e, con grande curiosità, ricerca nuove tecniche per esprimere in maniera efficace le sensazioni vissute e quelle immaginate, come se fossero egualmente reali.
È difficile non rimanere coinvolti di fronte alle opere di Carmelo Vicente Rossi, tanto da sentire di essere stati con lui quando ha fissato certe esperienze e, a tratti, di essere in lui, nella sua mente, e rivivere con lui quelle emozioni, oltre il ricordo. È forte la sensazione che si prova, di avere partecipato, anche soltanto con la propria presenza, alla definizione di quel preciso attimo che ha generato la sua fissazione su tela.
Convivono nelle opere dell’ artista, elementi del verismo, quanto dell’espressionismo, che si manifestano nella capacità da un lato di analizzare la realtà analizzata, trasportandola nel quadro, e dall’altro di descriverla con pennellate energiche e incisioni possenti e vigorose nelle forme, tanto da riuscire a condurre – quasi a trascinare – lo spettatore dentro la scena, ora parte della scena stessa.
Immediatamente di seguito al successo riscosso al Maschio Angioino di Napoli, con la personale “Viaggiando”, evento top dell’Estate a Napoli 2020, l’evento inaugurale a Praiano si è svolto dunque con successo nel suggestivo contesto dell’Hotel Pellegrino, del patron Luigi Rispoli incastonato tra il curato verde fiorito e l’azzurrissimo mare della Costiera amalfitana, dalle magnifiche e irripetibili sfumature, catturate su tela da Carmelo Vicente Rossi con abilità ed evidente nelle belle foto e nelle accurate riprese del riuscito evento praianese, firmate da Luigi Savino.
Discreta e di classe, la location ospitante si è rivelata agli occhi di chi non la conosceva come ideale per questa prestigiosa esposizione, che sta registrando ampi consensi di critica e presenza di pubblico di alta qualità.
Per il vernissage praianese, AperiArte e cena al chiaro di luna, a cura dello stesso Hotel Pellegrino, chef Michele Murgi e Daniela Rispoli; responsabile di Sala, Federico Rispoli; coordinamento struttura: Sandra Dellai, anche attenta padrona di casa.