Premio Ruperto, fiore all’occhiello del Nolano
A cura di Teresa Lucianelli:
Cicciano. Ancora qualche giorno all’atteso evento nel Nolano: “La grande cena di Ruperto” in calendario giovedì 6 dicembre alle ore 20.30 nei saloni dell’Istituto alberghiero “Carmine Russo”.
La manifestazione, promossa da Slow Food Agro Nolano è ormai alla sua nona edizione, si distingue per il carattere fortemente territoriale e costituisce un evento attrattivo di spicco.
Obiettivo principale del Premio è diffondere la conoscenza dell’ impegno dei tanti appassionati che si distinguono nella difesa, promozione e arricchimento del patrimonio ambientale e gastronomico del Nolano e più in generale della Campania, contribuendo alla diffusione delle potenzialità e valenze.
Il Premio prende il nome da Ruperto, cuoco del ‘500 impegnato nelle case nobili nolane, chiamato a Napoli nella prestigiosa corte di re Ferdinando I d’Aragona, autore di uno dei primi libri di cucina, il Libro de guisados in cui raccolse 242 ricette con raccomandazioni e istruzioni sul servizio a tavola.
Il “Libro de guisados” illustra veri e propri piatti regali, un testamento spirituale di un’epoca controversa quale fu il Rinascimento e le memorie di un cuoco la cui nascita è tuttora controversa: per i più, egli fu nolano, ma alcuni sostengono che potrebbe anche essere stato di origine spagnola.
Il più importante merito di Ruperto sta nell’avere raccolto 242 ricette, corredate da raccomandazioni e istruzioni sul servizio a tavola, per presentare i piatti in maniera adeguata è degna di na tavola di alto livello.
“Molte volte, Serenissimo re e molto potente Signore fu comandato da Vostra Maestà a me Ruperto (…) che facessi un trattato su questa arte del mio incarico affinché rimanesse di me una qualche memoria ai miei aiutanti perché tenessero un certo fondamento nella detta arte di preparare da mangiare e cucinare minestre e altri piatti” – così scrive il Cuoco alla corte rinascimentale di Re Ferdinando di Napoli.
Le statuine del premio che simboleggiano il Vesuvio e il sole della Campania Felix, sono forgiate dalle abili mani dell’artista Lello Esposito.
Nell’ampio e sfarzoso salone artistico della Chiesa Santi Apostoli a Nola, si è svolta con successo la presentazione del Premio Ruperto. Tre i riconoscimenti per altrettante categorie premiate: produttore agricolo, cuoco e comunicatore, inoltre la sezione speciale Slow Life, dedicata a personalità che promuovono i principi della solidarietà e della salvaguardia dell’ambiente.
Il riconoscimento “Slow Life”, quale dirigente scolastico dell’Istituto superiore Morano di Caivano, (Parco Verde), a Eugenia Carfora. La “scuola di frontiera” si trova in una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa e rappresenta un baluardo contro il degrado e gli abusi dove viene combattuta la dispersione scolastica tra i più alti livelli in Italia, con nuovi indirizzi di studio in agraria e servizi per la gastronomia.
Premio Ruperto ad Angela Ceriello, cuoca e memoria storica della trattoria “E Curti”, nata a Sant’Anastasia nel 1924, nipote dei Curti, circensi di bassa statura che nel 1952 rilevarono la gestione dell’osteria fondata dal loro zio detto ’o monaco, ex frate. Con il marito e i due figli, produce pure il celebre “Nucillo”, un’autentica tradizione.
La cooperativa Funky Tomato, specializzata in pomodori di alta qualità, riunisce piccole aziende agricole a conduzione familiare che operano nel rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori, utilizzando procedure manuali e tecniche di produzione sostenibili e tradizionali in territori di Campania e Basilicata ad alto sfruttamento dei braccianti.
La regista Ylenia Azzurretti, giovane autrice del documentario “Volturno”, un road movie ambientato lungo il fiume – che scorre fra provincie dimenticate e spesso senza voce – simbolo della vita stessa “per i pochi uomini e le tante creature che lo popolano e che ancora interagiscono con quell’entità fluviale”.
I saluti di Mario Ambrosanio, subcommissario straordinario del Comune di Nola hanno preceduto gli interventi di Giuseppe Bianco, presidente della Pro Loco cittadina; Felice Scotti, presidente della Fondazione Hyria Novla; Alberto Capasso, presidente Slow Food Campania; Gianluca Napolitano, fiduciario di Slow Food agro nolano; Angelo Petillo, responsabile della Giuria del Premio.
Gianluca Napolitano, ha sottolineato l’importanza del patrimonio agricolo ed enogastronomico “enorme risorsa per il territorio, oltre alla ricchezza immateriale, non sempre visibile, rappresentata da cura e buona gestione delle aree rurali, biodiversità, corretto uso delle risorse naturali, di acqua, aria e suolo”. Ha inoltre ricordato che il Premio Ruperto “rappresenta uno strumento mirato per rendere adeguato sostegno a chi si impegna a salvaguardia dell’ambiente, nella valorizzazione della nostra terra, nella tutela delle tradizioni agroalimentari”
Tra i presenti, lo chef Nunzio Illuminato, patron de La Baita del Re Resort di Ottaviano, tra le maggiori location del Vesuviano, il prof Antonio Nunziata e molti altri docenti del Vesuviano, oltre che specificamente del Nolano.
È d’obbligo la prenotazione per partecipare al noto appuntamento culinario della sera el 6 dicembre: 360517261 – 3289024494 info@nolaslow.it