Profumo di tartufi e nocciole: Sono le Langhe, nel Piemonte
L’invenzione è suggestiva davvero: nel Bosco del Silenzio è vietato parlare, oltre che provocare qualsiasi tipo di rumore non naturale. Banditi, per ovvi morivi, i telefonini. Si tratta di un’idea dell’imprenditore Oscar Farinetti, rigidamente applicata nella sua tenuta di Fontanafredda a Serralunga.
Non rinunciare ad un viaggio, anche se la salute ha le sue esigenze: nelle Langhe c’è un progetto dedicato alle necessità di chi deve sottoporsi a dialisi. E’ stato realizzato, infatti, un centro di ultimissima generazione che permette di eseguire ogni tipo di trattamento; e ai viaggiatori è riservato un turno dalle 18 alle 22 il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Per info: www.aslcn2 .it/dialisivacanze.
Neive è uno dei borghi più belli d’Italia, un piccolo paese incantato, con tanto di castello, chiese, piazzette, strade con acciottolato. Poco più di tremila abitanti, che hanno creato 60 aziende vinicole tutte votate al Barbaresco.
Non si può, però, certo solo bere. Bisogna mangiare qualcosa ogni tanto: ottime le nocciole di Murazzano, semplici o all’interno di torte e cioccolata, come ad esempio propone Eugenio Truffa nella pasticceria di Bossolasco. Ma la storia della gastronomia, qui, custodisce anche la toma di Murazzano, formaggio Dop.
Quattro gioielli in uno: La Rei è il ristorante, La Sovrana è la spa, La Briccolina è la vineria, Sunsì è il bar. L’insieme si chiama Il Boscareto resort, situato a Serralunga d’Alba, rifugio nascosto e protetto da 38 ettari di vigneti e addolcito da Giampiero Vivalda, uno degli chef piemontesi più apprezzati al mondo.
L’Osteria del Maiale Pezzato può far immaginare una cucina un po’ settoriale, ma non è affatto così. A Sinio è proposta tutta la tradizionale arte dei fornelli: prodotti della zona, con qualche piccola sperimentazione.
La Cappella del Barolo è un coloratissimo e vivacissimo monumento all’arte contemporanea dovuto all’estro di Sol Lewitt e David Tremlett, che sono riusciti a trasformare una chiesetta fatta costruire nel 1914 da un facoltoso contadino di Brunate, poco lontano da La Morra.
Seguendo le orme del romanzo “La luna e i falò”, la fondazione Cesare Pavese propone, entro giugno 2011, visite guidate di due giorni ai luoghi raccontati dallo scrittore piemontese: da Alba, a Santo Stefano Belbo, borgo natale di Pavese.
Il Parco enogastronomico dell’Alta Langa è un consorzio di aziende che controllano ogni particolare di tutti i prodotti. Aderiscono alberghi, bed&breakfast, ristoranti, negozi. Una garanzia in più in una terra che da sola è già sinonimo di altissima qualità.
Uno tramonto suggestivo si può ammirare sotto i portici di piazza Duomo ad Alba, seduti all’Antico Caffè Calissano. Con il vermouth della casa o con qualsiasi altra bevanda. A guardare chi passa, a smaltire le fatiche del pranzo o della giornata e a prepararsi per la serata.
Bisogna sapere che le Langhe non sono terra da notti scatenate, ma discoteche belle e con musica adeguata ce ne sono. Ad Alba vanno molto l’Altro Mondo e lo Studio Vu, a Bra l’Antico Caffè Boglione, che offre un bel mix, dal ristorante al dj.
A cura di Roberta Morano