Pubblicati i risultati del Longevity Project
Il professor Howard S. Friedman, psicologo della University of California Riverside e direttore dello studio intitolato: “The Longevity Project: Surprising Discoveries for Health and Long Life from the Landmark Eight-Decade Study” attraverso le sue ricerche smentisce molti luoghi comuni sulla longevità.
Il progetto, partendo dagli studi dello psicologo Terman, ha ricostruito la vita dei 1500 bambini esaminati da Terman, raccogliendo informazioni sulla storia familiare e i rapporti sociali, sulle valutazioni espresse su di loro da genitori e insegnanti, sugli hobby, sul possesso di animali domestici, sul successo lavorativo, sul grado di istruzione.
Da questo duro lavoro ricostruttivo, esaminando la longevità di tutti i partecipanti e paragonandola alle informazioni raccolte, sono state tratte le seguenti conclusioni. In maniera del tutto inaspettata sono risultati più longevi coloro i quali si sono maggiormente impegnate nel corso della propria vita lavorativa rispetto a chi ha avuto un comportamento meno produttivo e più distaccato, l’esatto contrario del “riposati e non stressarti troppo”. È stato inoltre notato, fatto sbalorditivo, che i ragazzini che da giovani erano più allegri e vivaci hanno vissuto meno di chi era meno socievole e più prudente.
Notizia interessante invece per le coppie: sembrerebbe infatti che il matrimonio faccia bene soprattutto agli uomini, lasciando intatte le aspettative di vita delle donne: tra i maschi, infatti, chi ha una lunga storia matrimoniale vive generalmente più di 70 anni, mentre meno di un terzo degli uomini divorziati arriva alla stessa età. E chi ha evitato del tutto il matrimonio? Vive più dei divorziati e dei risposati.
A cura di Alessandro Amitrano