Rifiuti, a Napoli roghi continui a proteste
È una Napoli ancora sconvolta dall’emergenza rifiuti, sotto il caldo che aumenta.
Dopo 35 interventi notturni per spegnere roghi di immondizia, anche nella mattina di domenica 19 giugnoi vigili del fuoco sono stati mobilitati. Fiamme al Corso Umberto, nella zona centrale della città, dove sono stati incendiati quattro cumuli di rifiuti, in Piazza Nicola Amore, ed in via Duomo. In provincia altre tre interventi nell’ area di Giugliano, che resta la zona più calda, ad Afragola ed a Mugnano.
La situazione in città è pesante sopratutto nella zona dei Quartieri spagnoli, in via Toledo e strade limitrofe, ed alla periferia occidentale, da Fuorigrotta a Pianura.
In via Pasquale Scura, che attraversa i Quartieri Spagnoli, sacchetti di rifiuti sono stati sparsi durante la notte sulla carreggiata, che è stata ostruita in due punti.
Dopo l’ intervento della polizia, domenica mattina la zona è stata presidiata dalla polizia municipale.
L’ Asia, azienda ambientale del Comune, ha annunciato una raccolta straordinaria 24 ore su 24 per rispettare l’impegno del sindaco Luigi De Magistris a ripulire la città entro cinque giorni, cioè entro martedì 21 giugno.
CITTÀ PULITA ENTRO MARTEDÌ 21. Ma a complicare la situazione c’è il malessere dei dipendenti della ‘Lavajet’, la ditta assegnataria dell’appalto nella zona centro, che avrebbero conferito meno compattatori del previsto.
I rifiuti raccolti dalle strade sono stati destinati al termovalorizzatore di Acerra, l’unico della Campania e ai tre siti di trasferenza aperti con un’ordinanza del presidente della Provincia Luigi Cesaro.
Due ad Acerra ed uno a Caivano. Ma la protesta monta, dopo che sabto 18 giugno gruppi di cittadino a Caivano hanno cercato di bloccare l’arrivo dei primi camion.
Il sindaco di Acerra Tommaso Esposito ha annunciato un presidio davanti alla sede della Provincia insieme ai consiglieri comunali per il ritiro dell’ ordinanza ed ha chiesto un incontro ad horas a Cesaro.
«IL GOVERNO CI DIA UNA MANO». Il vicesindaco e assessore all’ambiente del Comune di Napoli, Tommaso Sodano, ha espresso solidarietà alla popolazione di Caivano ed Acerra «per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti negli anni passati» e ha ricordato che un sito di trasferenza è stato attivato anche a Napoli «nello spirito di una comune collaborazione di tutti i territori coinvolti. Per Napoli ci vorranno ancora alcuni giorni a causa delle criticità del sistema impiantistico e dei ritardi accumulati negli anni da tutte le istituzioni».
Il vicesindaco ha quindi sollecitato il governo ad approvare il decreto «per consentire il trasferimento dei rifiuti fuori Regione».
A cura di Afredo Esposito