Roan Johnson: «Vi racconto il mio male di vivere»
Prima vince un premio letterario per la sua opera d’esordio. Poi entusiasma la critica con due commedie. Ora, dopo il passaggio alla Mostra del Cinema di Venezia di Piuma, suo terzo film, e i nuovi episodi dei Delitti del BarLume, lo ritroviamo in veste di scrittore. Con un romanzo che racconta il suo male di vivere. Ma con ironiaRoan Johnson non finisce mai di stupirci. Prima vince un premio letterario per la sua opera d’esordio, Prove di felicità a Roma Est. Poi entusiasma la critica cinematografica con due commedie, I primi della lista e Fino a qui tutto bene, film eroicamente realizzato con soli 250mila euro. Ora, dopo il passaggio alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia di Piuma, suo terzo film, lo ritroviamo in veste di scrittore.
Il libro si intitola Dovessi ritrovarmi in una selva oscura, in libreria dal 14 febbraio, e vi colpirà per il candore e l’ironia con cui il regista nato a Londra e cresciuto a Pisa si mette a nudo raccontando il suo incontro con il «male di vivere». Quello spleen, per dirla alla Baudelaire, con cui tutti siamo prima o poi costretti a fare i conti. Roan Johnson lo fa a attraverso un racconto breve in cui spiega in modo fantasioso i suoi tormenti interiori partendo dal giorno in cui un atipico mal di testa si è inserto tra lui e un orgasmo imminente.