Robot fisioterapista

ultra_piano_bigLa riabilitazione in seguito ad un ictus è una fase importante del processo di guarigione. Secondo molti i nuovi fisioterapisti del futuro sarebbero i robot, in grado di migliorare i risultati ottenibili dai pazienti, aiutandoli a fare i giusti esercizi con una “pazienza” e una perfetta ripetitività che nessun essere umano potrebbe garantire.

Il progetto, denominato Robocare, nasce in Italia ed è portato avanti dall’azienda Humanware (http://www.hmw.it/), nata come spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. La ditta ha predisposto due tipi di braccio elettronico per accompagnare il paziente durante la riabilitazione.

Il primo, denominato ULTRA, è un dispositivo biomeccatronico innovativo a sette gradi di libertà che permette una “immersione” del paziente in un ambiente virtuale tridimensionale in cui il computer predispone il protocollo di riabilitazione specifico per il singolo caso. Per ogni paziente vengono infatti studiati i movimenti più opportuni, come: presa di oggetti virtuali fissi o in movimento, puntamento, trascinamento lungo traiettorie circolari o lineari e così via.

Il secondo, MOTOR, è un dispositivo aptico planare (sistema che permette di manovrare un robot e di riceverne delle sensazioni tattili in risposta), caratterizzato dall’assenza di link. E’ concepito per fornire un’esperienza interattiva al paziente, facilitando la sua riabilitazione. E’ in grado di “sentire” la forza esercitata dal paziente e reagire proporzionalmente ad essa.

Ultra è stato, per ora, testato nella clinica Ulivella e Glicini di Firenze. I risultati, pubblicati sulla rivista gerontologia, hanno dimostrato come il 70% dei pazienti trattati non solo hanno dimostrato di poter utilizzare lo strumento senza difficoltà, ma anche come in poco tempo siano migliorate le loro performance.

Sebbene siano ancora parecchi i test da effettuare, soprattutto sul secondo Robot, la strada della riabilitazione sembra oramai segnata.

A cura di Alessandro Amitrano