Salute mentale, al Teatro popolare dell’ex OPG “Je So’Pazzo” in scena i pazienti-attori per un “Accordo diabolico”

I pazienti dell’Unità Operativa Complessa di Salute Mentale dei Distretti Sanitari di base n°29 e n°30
diventano “attori” e portano in scena (giovedì 6 luglio – ore 19.00 – al Teatro popolare dell’ex OPG
“Je So’Pazzo”) la rappresentazione “Accordo diabolico”, a cura del laboratorio teatrale Second-Art.
La rappresentazione teatrale è tratta dall’opera “Histoire du soldat” scritta nel 1918 da C.F. Ramuz,
con musica di I.F.Stravinskij e, come detto, include un testo recitato dai pazienti del laboratorio
teatrale e una parte di musica e canto a cura dei pazienti dei laboratori “Sottovoce” e “Sentire per
Creare” del Centro Diurno di Riabilitazione Psicosociale “Gulliver”. Second-Art è un laboratorio di
attività espressivo-teatrali attivo dal 2015, nato da un’idea progettuale della dottoressa Stefania
Guerriero, (dirigente psicologo del Centro Salute Mentale Distretto Sanitario di base n°30) in
collaborazione con la dottoressa Assunta Volpicelli (dell’Unità Operativa Materno Infantile Distratto
Sanitario di base n°29) per prevenire fenomeni regressivi e di isolamento socio-relazionale nei
pazienti con sofferenza psichica grave. «Dal 2016 ad oggi il laboratorio ha effettuato 14
rappresentazioni, di cui 6 in spazi pubblici cittadini e finalmente – spiega la dottoressa Luisa Russo,
capodipartimento della Salute Mentale – dopo il difficile periodo pandemico in cui le attività si sono
svolte all’interno del Centro di Salute Mentale del Distretto Sanitario di base n°30, il 6 luglio riprende
la sua attività di inclusione sociale e comunitaria nella nostra città con la storia del soldato e della sua
anima rappresentata dal violino. Cosicché, come ha scritto C.G.Jung nel 1929, nelle espressioni
artistiche si possa vedere l’inesprimibile della nostra epoca».