LA SOLITUDINE SI DEVE FUGGIRE

Napoli, 14 Aprile 2013. Casa Marino ospita il Teatro Cerca Casa con “La solitudine si deve fuggire”.

Prima di tutto le presentazioni!- Federica Aiello irrompe espansiva nelle vesti di Eufemia di Frattocchie: -sono qui per teatro 2confessarmi- dichiara nel prologo dell’ assolo esilarante che il Maestro Santanelli ha scritto per l’attrice come regalo di compleanno. E che regalo!

“La solitudine si deve fuggire” diretta da Fabio Cocifoglia, sottotitolato “La parte per il tutto” è la storia di una donna casualmente insegnante di storia dell’arte, ma evidentemente maldestra, che finisce per legarsi ad un oggetto transizionale dal grande valore simbolico oltre che artistico: il fallo di Apollo, capolavoro di Tarquinio il Modesto. Il furto segreto al museo degli Etruschi, è la risoluzione ad una solitudine innestata su “tutti i chiodi che la vita mi ha inchiodato nel cervello” dichiara il personaggio di cui è facile condividere quel “pensiero fatto di accumuli e digressioni” che è il fondo della ricerca drammaturgica dell’autore.

Lei, elegante ed adornata di orpelli d’oro, si sente un’eletta perché segretamente sposata col fallo di una statua di un dio, ma non è in fondo una donna come tante? Quante le signore tra il pubblico, dietro il racconto divertente, si saranno riconosciute in teatro 3quei momenti di sana genialità tipica della femminilità orfana d’amore? Di certo Santanelli conosce bene il gentil sesso, ma è condivisibile il suo appunto per il quale “è inutile cercare di capire cosa ci sia di personale dietro un testo, questo monologo va preso così com’è”.

Anita Laudando