SCOZIA, UN CHECK IN DI PURO ESOTERISMO
Lì dove la terra trasuda folklore, dove laghi e castelli sposano con fascino arie mistiche e si raccontano rievocando miti e leggende, tra distese di prati dal verde intenso e cattedrali che traspirano silenzi inquietanti, si rivela “la terra delle tradizioni”: la Scozia, luogo ricco di storia e cultura celtica, ove usanze antichissime come il Kilt, tipico gonnellino scozzese al quale inevitabilmente segue la cornamusa ed il buon whisky, iniziano a prender forma quando il turista vi si addentra nel “mondo parallelo”, quasi magico, caratterizzante il paese. Inevitabilmente bisogna citare le famose e spettacolari vallate che costituiscono le “Highlands” (gli altopiani settentrionali), luogo che i naturalisti definiscono “il paradiso” dell’incontaminazione; vien quindi automatico porgere orecchio a tutti i suoni che la natura sembra voler offrire.
Presso l’Eilean Donan Castle (nella foto suddetta) sembra quasi che il turista , come lo stesso nativo, attraversandovi il sentiero cui segue l’ingresso al castello, venga accolto da melodie provenienti da tempi antichi. L’interazione uomo-natura è un connubio che in questa terra riesce sicuramente alla perfezione. Abbiamo parlato sin’ora di prati, fiordi, vallate; ma per chi all’apparenza vede la Scozia “ingenua” basta squarciare questa sottile tela per scoprirvi una seconda dimensione, un’altra chiave di lettura: un mondo dai mille misteri; misteri che invadono castelli, abbazie, alberghi e persino gli angoli delle strade, dando adito a storie occulte. In primis, Glamis Castle, che vanta senza dubbio di detenere l’oscar per quanto riguarda la percezione di presenze “non tangibili” o come le si voglia usualmente definire: gli spettri! Ed ecco circolare mille leggende come quella del barbuto spettro di Lord Crawford, detto “Earl Beardie”, che appare solitamente su una torre disabitata; e che dire di Jack “the Runner”, una terrificante apparizione che corre nel parco solo nelle notti di luna piena, assieme a tanti altri strani fenomeni attanagliano questo castello.
Le strade di Edimburgo pullulano di spettri, tant’è che vi organizzano visite guidate dedicate proprio alla tematica in questione, come il Mercat Walking Tours o il Robin Ghost Tours. Qui la gente è solita narrare una molteplicità di storie misteriose, intrise di occultismo; come quella dello scrittore Robert Louis Stevenson, che si manifesta sotto un grande albero nella casa in cui trascorse l’infanzia a Colinston. C’è poi chi racconta di Thomas Weir, arso vivo dopo aver “confessato” di essere uno stregone: la sua casa è vuota da secoli ma il suo spirito senza requie, fa sì che ogni tanto si possano ancora udire i suoi singhiozzi o la sua risata inquietante. La medievale cappella di Rosslyn, poco a Sud di Edimburgo, contiene tanti richiami a culti massonici, scandinavi, mistico-ebraici, con riferimenti a simboli templari, pagani e biblici. Vi sono persone che vi hanno percepito un misterioso vento mentre erano da soli nella cripta; un’altra leggenda curiosa racconta che quando uno dei discendenti del Principe delle Orcadi muore, l’intera cappella appare come se fosse in fiamme. Altro luogo, indiscusso per la presenza di strane entità è senza dubbio il lago di Loch Ness, più conosciuto per i frequenti avvistamenti di Nessie, il mostro del lago, che per il maestoso paesaggio.
Insomma la Scozia è tutto questo, una miscela di storia, cultura, tradizioni, misteri e leggende tramandate di generazione in generazione; non sorprenderà probabilmente che la Scozia vanti un’ampia eredità di leggende esoteriche. Se mai vi cimenterete in un viaggio cui la meta ha sapore scozzese mettete da parte i pregiudizi, scettici o meno che siano, e abbandonatevi ai vostri sensi, come pervasi da assenzio distillato, fino a farvi penetrare dalle atmosfere che solo la Scozia è in grado di donarvi. E solo in quel momento capirete di non esse semplici spettatori ma parte integrante di questo meraviglioso paese.
Di ALESSIA VIVIANO