Segreti di coppia: 10 consigli per comunicare meglio con l’arrivo di un bebè

dTutto ha inizio con due lineette su un test di gravidanza. Da questo momento un vortice di diverse ed opposte emozioni, travolge la coppia: moglie e marito (o compagna e compagno), cominciano a diventare anche mamma e papà.
I ritmi e le abitudini, continuano più o meno ad essere mantenuti all’incirca fino al nono mese di gravidanza, quando le visite di controllo si intensificano, il conto alla rovescia comincia a farsi serio e il pancione diventa così grosso da ritrovarsi a parlare sempre più spesso per tre. Le esigenze sono comunque sempre per due, finchè all’improvviso, si rompono le acque, si corre in ospedale e dopo poche ore si diventa ufficialmente una famiglia.
E ora cosa succede? Tutto l’equilibrio che la coppia aveva costruito fino a quel momento, crolla. Se durante la gravidanza, la relazione continua ad essere uno a uno e moglie e marito collaborano, si supportano e si sentono forti insieme, non appena il bambino nasce e viene attaccato al seno, si crea una nuova coppia fatta dalla madre e dal bambino (che ne è totalmente dipendente per il nutrimento sia fisico che affettivo) ed il neo papà può sentirsi un po’ escluso dalla relazione e senza un ruolo preciso e soprattutto fondamentale come quello della mamma.
vbvfbD’altra parte, le neo mamme, sentono parecchio il peso di questa responsabilità e possono sentirsi poco supportate dal partner. La cosa fondamentale in questi periodi iniziali è quindi quella di condividere con il partner tutte le emozioni: spesso infatti il sentirsi il terzo incomodo da parte del papà e la solitudine provata della mamma, si risolvono proprio comunicandosi reciprocamente questa sensazione.
Un altro fattore che incide molto sull’assestamento delle prime settimane dopo l’arrivo del bebè, è la stanchezza, causata dei risvegli notturni per poppate, cambi di pannolino, ninne nanne e magari anche qualche colica.
Oltre a questo ci sono quelle cose che nessuno (o quasi) mai dice: per esempio che le prime settimane può capitare che ci si ritrovi all’ora di cena ancora in pigiama, o che l’idea di farsi una doccia con calma, sia il più ambito dei desideri. O anche che se ci si sente tristi e si piange tutto il giorno, non si è delle madri degeneri, ma semplicemente donne che fanno i conti con gli ormoni e con un improvviso cambio di vita. In questi momenti, quello che è veramente importante, è accudire (proprio così come si cura il neonato), la relazione di coppia. Infatti, cambiamenti e disequilibri fisiologici legati alla nascita di un figlio, sono destinati a passare da soli, mentre i piccoli problemi di relazione che nascono in questo periodo, hanno bisogno di essere considerati ed affrontati.
Oltre a comunicarsi le emozioni, è fondamentale conservare degli spazi come coppia, per esempio quando il piccolo dorme, mantenendo, magari una volta a settimana, un’abitudine che si aveva prima dell’arrivo del bebè. Con la nascita di un figlio infatti, non si diventa “solo” genitori, ma “anche” genitori.

Ernesto Mendola