Sembianze traverse, la personale di Stefania Salti
Proroga fino al 23 giugno “Sembianze traverse”, la personale di Stefania Salti in mostra presso lo Studio d’arte “Le Muse” a cura di Maria Antonietta Roselli e Joanna Irena Wrobel (infoline 0816583303 – associazionelemuse@libero.it – www.stefaniasalti.it). L’esposizione, dal sottotitolo evidentemente sensuale, “Sotto la corteccia c’è la pelle che ride”, è frutto di un viaggio alla ricerca dell’arte come mezzo espressivo, come linguaggio, che fa dello stile e degli strumenti gli accenti e le interpunzioni di questo idioma. Ecco, quindi, che tanto nei dipinti quanto negli acquerelli, l’ambiente diventa allegoria e metafora dell’artista ravennate, e le sfumature, le cromie soffuse e spesse, diventano il labirinto emotivo in cui l’osservatore può perdersi, come avvinto da una natura forte e dolcissima. Un languore soffuso permea ogni creazione rendendo l’atmosfera della personale rarefatta e sospesa, come immersa in un sogno, in un torpore onirico che consegna i desideri alla memoria, in attesa di un risveglio che li renda realtà. «Scoprire la propria essenza a partire dall’ambiente che ci circonda, sentirsi e farsi natura -afferma Salti- è quello che porto nelle mie creazioni, un’immagine di sé vista attraverso un occhio speciale, lontano, eppure familiare». Nella location al 272 di via Toledo, filamenti materici compongono grovigli e matasse dal fascino inspiegabile, capaci di rendere misterioso ogni lavoro, è come se l’osservatore dovesse andare oltre, oltre i colori, oltre la tela, oltre gli acquerelli e raggiungere quella dimensione personale che appartiene tanto a lui quanto all’autrice. Un viaggio nell’arte che ricorda “una forma di semi-astrazione lirica, volendo sottolineare con questo la presenza nelle tele di ingredienti che pur nell’assenza della figura, riconducono inevitabilmente ad orizzonti e scenari a carattere naturale: sono paesaggi, frammenti di natura trattatati con una sostanza che a sua volta esalta ancora di più il carattere terroso od aereo delle immagini”, così il critico Alessandro Sibilia scrive della Salti, capace di suscitare in questi molteplici formati le convulsioni dell’animo.
Rosaria Morra