“Soccorso di libertà” per le vittime di violenza
A cura di Teresa Lucianelli:
Domani, nella 21’ giornata internazionale dedicata ai crimini sulle donne, presentazione online della proposta di legge dell’on. Catia Polidori di Forza Italia.
Modera il presidente dell’Associazione della Stampa Campana “Giornalisti Flegrei”, avv. Claudio Ciotola
Napoli. Un efficace contributo alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra domani, mercoledì 25 novembre, arriva dalle forziste, a ricordare che “le donne non si toccano nemmeno con un fiore”.
Dalle ore 11.00 – dopo accredito dei partecipanti – sulle piattaforme Facebook e Google Meet sarà possibile seguire un interessante incontro incentrato sugli interventi concreti a favore dell’universi femminile violato, e in particolare sulla proposta di legge “Istituzione del soccorso di libertà per le donne vittime di violenza di genere” (atti persecutori, maltrattamenti e violenza sessuale).
Si tratta di un’iniziativa di grande spessore che verrà presentata dalla sua firmataria, la coordinatrice nazionale Forza Italia Azzurro Donna, on. Catia Polidori.
L’appuntamento social è moderato dal presidente dell’Associazione della Stampa Campana “Giornalisti Flegrei”, avv. Claudio Ciotola che coordinerà i vari interventi in programma, affidati a figure specializzate, che si confronteranno sull’importante quanto delicata tematica, dalla coord. Regione Campania Forza Italia Azzurro Donna, Carla Ciccarelli.
L’evento, che verrà trasmesso in web streaming su Facebook Forza Italia – Azzurro Donna Campania Google Meet, si aprirà al pubblico attraverso le interazioni live della piazza di internet.
http://meet.google.com/xbv-nzss-vet
A introdurre l’incontro online e spiegare i punti salienti del suo documento che prevede l’istituzione di un mirato “soccorso di libertà” a tutela di tutte coloro che sono in vari modi violate, sarà dunque la coordinatrice nazionale Catia Polidori.
Quindi, i saluti: sen. Domenico De Siano, coord. Regione Campania Forza Italia, l’on. Fulvio Martusciello, parlamentare europeo; gli on. Mara Carfagna, Marzia Ferraioli, Antonio Pentangelo, Paolo Russo, Luigi Casciello, Cosimo Sibilia, Vincenzo Fasano, Carlo Sarro, Maria Antonia Fascina; sen Luigi Cesaro; Annarita Patriarca, cons. regionale Campania; Katia Iorio, cons. Città Metropolitana.
Seguiranno gli interventi programmati dalla coordinatrice campana Ciccarelli, che ha coinvolto voci istituzionali e professionali di tutto rispetto. Le coordinatrici di Azzurro Donna: Mafalda Amente, per la Provincia di Napoli; Gianna della Corte, per la Provincia di Caserta; Giuliana Franciosa, per la Provincia di Avellino; Federica Selvaggio, per la Provincia di Benevento; Francesca Rizzo, per la Provincia di Salerno; il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, Vincenzo Santagada; la coordinatrice dell’associazione C.A.O.S., Giada Civitillo; Rosaria Morra, giornalista; Fabrizia Tedesco, avvocato penalista.
La giornata commemorativa, che si celebra ogni anno il 25 novembre, dal 1999, è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in ricordo dell’uccisione delle sorelle Mirabal trucidate nel 1960 a causa della loro militanza politica contro la dittatura nella Repubblica Dominicana.
Da allora, in tutte le Nazioni sono partite iniziative e progetti con il coinvolgimento dell’informazione, della politica, della cultura, della scuola e dell’arte per sensibilizzare l’opinione pubblica. Fondamentale il contributo delle associazioni e centri anti-violenza per tutelare e assistere le donne sole e in difficoltà e offrire loro la speranza di un sostegno nel presente e di un futuro degno.
A 21 anni dalla prima giornata celebrativa, nonostante l’impegno di tanti, non si può purtroppo dire che il fenomeno si sia ridimensionato. Tuttora, ogni giorno le donne muoiono per mano di chi dovrebbe amarle e i loro diritti vengono violati.
Non solo: dal primo lockdown, sono aumentate le violenze tra le mura domestiche e pure il sangue, con un costante e graduale incremento dei “reati spia” della violenza di genere.
Eppure, proprio per quanto riguarda l’Italia, dallo scorso anno è stato introdotto nell’ordinamento penale il codice rosso proprio con lo scopo preciso di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime: ma nemmeno questo è bastato a contenere la furia omicida di mariti, amanti, compagni accecati dall’odio, dalla rabbia, dalla gelosia, dalla frustrazione.
È quindi fondamentale offrire alle donne dei precisi punti di riferimento e leggi che le tutelino e le supportino, per evitare la tragedia.
L’emergenza-covid non deve distrarre la società civile dall’essere in prima linea nella difesa dei Diritti fondamentali delle Donne – parte imprescindibile dei Diritti Umani – innanzitutto quello innegabile a vivere senza la paura, la mortificazione e il rischio di essere discriminate, molestate, maltrattate picchiate, violate, seviziate, trucidate.
Oltre all’attenzione mediatica, psicologica, sociologica e legale, occorre assolutamente la collaborazione di tutti, affinché nessuna donna si ritrovi sola. Mai più!