SOS cultura: appello per la salvezza dell’istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Care lettrici e cari lettori, questa settimana vorrei porre alla vostra attenzione una situazione preoccupante, quanto scandalosa: a ormai 35 anni dalla fondazione, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici rischia di chiudere battenti, data l’esclusione dai contributi statali e gli ampi tagli di fondi agli istituti di ricerca. Il presidente dell’Istituto, Gerardo Marotta, che in per fronteggiare i precedenti pesanti tagli alla cultura ed alla ricerca arrivò a vendere il proprio attico per sostenere la fondazione, si dice indignato e sconvolto, e afferma l’impossibilità di porre fine all’esistenza di un‘eccellenza culturale unica al mondo quale è l’Istituto (che fu così definito dall’Unesco). L’Istituto, oltre ad essere un’associazione culturale e scientifica di altissimo rilievo, è anche uno dei maggiori vanti di Napoli e della Campania sul piano della rinomanza internazionale; oltre a disporre di una vastissima libreria, con più di centomila volumi, è stato il principale ente di promozione degli studi filosofici, in particolare della cultura filosofica italiana.
Un ente che da ormai 35 anni ha istituito seminari, premi, borse di studio, scuole di alta formazione, su territorio nazionale ed internazionale, e che vanta tra i suoi collaboratori esponenti e filosofi di fama internazionale come Karl Popper e Rita Levi Montalcini, costretto a prostrarsi di fronte ai colpi d’ascia ai finanziamenti: in proposito, il presidente Marotta ed il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, hanno scritto una lettera a Napolitano, evidenziando l’importanza di tale fondazione, a livello cittadino e regionale quanto a livello mondiale, e la conseguente richiesta di una particolare attenzione nei suoi confronti; intanto, così recita una parte dell’appello della Fèdèration Internationale des Sociètès de Philosophie in favore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici:
“Mettere a rischio la sussistenza dell’Istituto e la sua possibilità di svolgere l’attività significa sottrarre all’intera comunità internazionale un polo di ricerca e di riflessione di eccezionale rilievo, e privare l’Italia di un centro di attrazione scientifica come pochi eguali nel mondo.”
Nella stessa situazione si trova anche l’Istituto di Studi Storici Benedetto Croce, colpito in egual misura dai ferali tagli della finanziaria. La cultura è dunque inesorabilmente destinata a soccombere sotto i potenti fendenti delle manovre finanziarie, volte a proteggere solo sterili interessi economici, e non a preservare il ben più prezioso patrimonio umano ed intellettuale?
Per firmare l’Appello per la salvezza dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici:
http://www.iisf.it/appello_2010.htm
A cura di Germana de Angelis