Steve Jobs, l’omaggio d’addio di Napoli
In Italia erano circa le due di notte del 6 ottobre, mentre a Palo Alto in California era ancora il giorno prima, quando il tumore che dal 2004 aveva colpito il pancreas di Steve Jobs, “padre” della famosissimo brand Apple Inc, ha definitivamente vinto la guerra; molte le personalità che hanno commemorato Jobs, un innovatore brillante e geniale, che se non ha propriamente cambiato il mondo, ha sicuramente rivoluzionato e, perché no, migliorato la vita e il modo di pensare di milioni di persone; tra queste anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il mago degli effetti speciali George Lucas, e anche il suo rivale di sempre, il presidente della Microsoft Bill Gates, che lo ricorda con affetto ed estremo rispetto.
Il mondo intero pare essersi fermato per volgere uno sguardo a onorare il genio eclettico e visionario di Steve Jobs, morto a soli 56 anni, e l’Italia (e Napoli in particolare) non è stata da meno, e non solo per le dichiarazioni del governatore della Campania Stefano Caldoro e del sindaco Luigi De Magistris, bensì in un modo molto più concreto: la pizzeria Sorbillo gli ha infatti dedicato una pizza a forma di mela, con il classico “morso” del marchio Apple; ovviamente una classica margherita, con al centro una mozzarellina di bufala, anch’essa con la forma del logo, e una fogliolina di basilico al posto di quella Apple. Ma la pizzeria Sorbillo non è stata l’unica attività di Napoli a dedicargli un omaggio; infatti nello stesso quartiere dove è sita la pizzeria, a San Gregorio Armeno, i Maestri del Presepe hanno dedicato al cofondatore della Apple una statuetta, alta 30 centimetri invece dei canonici 28, che lo rappresenta con un iPad in mano, pezzo unico creato dal maestro pastoraio Genni Di Virgilio, che dichiara: “Con la sua morte va via un grande maestro dell’informatica. La sua statuina avrà un’evidenza di rilievo nel mio presepe per il Natale 2011“.
Germana de Angelis