Strepitoso successo per il World Coffee 2014
Il numero di presenze al di sopra di ogni aspettativa, hanno reso a Rimini Fiera grandi apprezzamenti, da parte di SCAE, per l’efficientissima organizzazione dell’evento
Rimini, dal nostro inviato Giuseppe De Girolamo.
Incredibile, ma vero, nessuno avrebbe potuto mai pensare che Rimini potesse essere invasa da così tanti produttori di caffè, aziende produttrici di attrezzature per degustare la mitica bevanda e barman alla ricerca di una coppa messa in palio per il “World of Coffee 2014”. La manifestazione che ha reso Rimini capitale mondiale del caffè grazie all’ospitalità data, all’intera filiera del settore, da Rimini Fiera, con l’elezione del World Barista Championship e le altre competizioni internazionali rivolte ai professionisti è stata inaugurata felicemente dal presidente della spa fieristica Lorenzo Cagnoni ed il neo presidente di Scae, l’italiano Cosimo Libardo, con la partecipazione dei rappresentanti diplomatici di importanti paesi produttori quali Colombia, Guatemala, Ecuador, Kenia, Etiopia e Indonesia. L’evento premium in Europa per il caffè di qualità, patrocinato dal Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Emilia Romagna, Provincia, Comune di Rimini e Comitato Italiano Caffè, è stato ospitato, dopo che nelle precedenti edizioni si era svolto in Francia, Austria e Regno Unito, quest’anno negli accoglientissimi ed efficienti spazi che il polo fieristico riminese offre. Il successo dell’edizione 2014 del World of Coffe, apparso nella prima giornata enorme, si è ancor più concretizzato raggiungendo valori di presenze ragguardevoli ed impensabili per gli stessi organizzatori. Se poi pensiamo all’elezione, nel nuovo board della Speciality Coffee Association of Europe, avvenuta proprio nelle ore precedenti al taglio del nastro di questa kermesse, del nuovo presidente e di tre consiglieri italiani, rispettivamente Cosimo Libardo con Patrizia Cechhi, Luigi Morello e Alberto Polojac, possiamo affermare che non potevamo ottenere nel nostro Stivale, dove il caffè è un gran simbolo del bere cordialmente qualcosa a tutti gradita, un maggiore successo nell’anno che ci siamo resi partecipi della presenza in Italia, per la prima volta, di un così importante avvenimento. Abbiamo colto a volo le dichiarazioni di Cosimo Libardo e Patrizia Cecchi. Libardo, ha affermato: “In questo momento in cui proprio l’Italia, patria dell’espresso, manifesta una ancorché lieve contrazione nei consumi di caffè, SCAE vuole essere la piattaforma per valorizzarlo e dargli nuova energia sia in Italia, sia in Europa. World of Coffee è uno tra i momenti più significativi dell’attività dell’associazione”. Cecchi, direttore business unit di Rimini Fiera, si è espressa doppiamente lieta di questa nomina sostenendo che “Rimini e la sua fiera sono state scelte dal precedente board di Scae per la tradizionale accoglienza e per la grande competenza nel settore dell’ospitalità, dei bar e della ristorazione. Questa nomina, che mi onora, mi permetterà di mettere a disposizione dell’associazione esperienze e conoscenze sviluppando sinergie e approfondimenti a vantaggio dell’associazione e del settore in Italia”. Tanti gli stand, tuttiattraenti e fra questi ne citiamo alcuni come quello del Gruppo Izzo Srl di Boscoreale a rappresentare la Campania. La regione dove il caffè è un mito con il suo capoluogo è stata però portata all’attenzione del numerosissimo pubblico presente anche dal Food and Beverage manager Paolo Sanna del Banana Republic di Roma che, attrazione del pubblico, riferendosi al famoso “Caffè sospeso” storica usanza napoletana del pagare altro caffè che veniva consumato dopo da amici o persone di scarse possibilità economiche, ha creato uno squisito cocktail, dallo stesso nome, che essendo di piacevolissimo gusto, resta impresso e trasmette l’usanza partenopea anche attraverso questa bevanda ricordandone la particolarità. Nel corso di una intervista per conoscere la ricetta del rinfrescante cocktail “caffè sospeso” Sanna ci ha confidato che addirittura è stato costretto a degli approfondimenti sulla storia del caffè sospeso napoletano perchè molti credevano fosse nato in Belgio, dato che altri si erano appropriati di questa originalità tipicamente e solo napoletana. Questo elemento di studio ha ancor più spinto il campione barman a creare un elemento che nel rispetto dello slogan potesse far ricordare il “Caffè Sospeso”, anche perchè nel realizzarlo non manca di chiarire all’avventore il riferimento a questo detto, ancor prima di descriverne la composizione che vede. Paolo Sanna dice: “Il mio Caffè Sospeso” è una bevanda spiritosa, fatta di acqua e liquore all’anice, con l’aggiunta di ghiaccio, poi shakerato ed con un velluto di caffè sospeso sopra che si può montare con un liquore Nocino, anche perchè ho avuto due miei maestri napoletani che mi hanno permesso di conoscere meglio uno il Limoncello ed uno il Nucillo in rappresentanza del perfetto stile italiano. Le stravaganze continuano con la “Fabbri 1905” che si è inventata la trasformazione del caffè in irresistibili sfere dal cuore liquido. Una originalissima ed autentica rivoluzione nel mondo del beverage, che applica le avveniristiche soluzioni della cucina molecolare anche al mondo della caffeina. Si chiama Sphereology, l’ha messa a punto Fabbri e permette di ottenere con grande facilità sfere dalla stesura solida all’esterno e liquida all’interno da qualsiasi bevanda. Un kit di sferificazione alla portata di tutti, che trova attuazione nel ricettario per la messa a punto del progetto, edito da Fabbry “Spherology – live a new experience” con il sostegno di Dario Comini, figlio d’arte e bartender da tre generazioni. Il nonno ha cominciato la carriera a New York ai primi del secolo; Dario Comini mixologist e consulente delle maggiori case liquoristiche, è pluripremiato e socio Aibes da oltre 30 anni, vanta esperienze di lavoro internazionali ed è patron del Nottingham Forest di Milano e del Gazebo di Nottingham a Parma. I suoi cocktail sono presenti nei migliori bar della Cina e degli Usa. Simpatica anche la pubblicità del caffè Hausbrandt che ha fatto girare in fiera una bella ragazza in tazza. Altra attrazione di World Coffee è stato il campione del mondo di cocktail IBA a Pechino nel 2012, il socio dell’Associazione italiana barman e sostenitori Ettore Diana, che testimonial di “Ricola” e “Rancilio” è stato presente, elaborando di continuo in questo stand ed offrendolo a alcuni fortunati degustatori, il suo “Recipe” composto da 7 erog. di Gel di mela di grappa Giori, 50cc. di Espresso CàVè, 10cc. di Rum Cabana 5 anni, 20cc. di liquore al caffè Iseo, 10cc. di sciroppo di vaniglia Fabbri 1905, 30cc. di panna aromatizzata con tisana Ricola alle 13 erbe, il tutto in un bicchiere con bordo crustato con zucchero e sciroppo di menta Fabbri 1905.
Diana vinse il titolo di campione italiano dei barman del 2011 in Sardegna ai campionati nazionali Aibes con questa sua ricetta del Recipe che lo portarono poi alla conquista de mondiale Iba permettendogli di rendere l’Italia campione del mondo del 2012. In questo stesso stand della Rancilio Group si sono susseguite anche degustazioni di ottimi caffè espresso e sue varianti con le perfette ed ultramoderne macchine da caffè Rancilio e l’impiego del caffè di gran qualità come il “CàVè” accompagnato da delucidazioni offerte ai visitatori da Ciro Russo e Francesco Palombarini. Altra novità è stata presentata in questo avvenimento del caffè dalla “Julius Meinl” con la possibilità illustrataci dal campano Angelo Messano, oltre che di poter godere della degustazione di un ottimo caffè preparato con miscele composte dall’azienda, anche dell’innovativa possibilità di comporre una miscela di caffè via internet, con i tipi di caffè che si desiderano, creando con un semplice clik un gusto personalizzato del prodotto, che in una elegante busta sottovuoto, con capsula salva aroma, verrà, previo pagamento on line, recapitata tempestivamente all’indirizzo indicato dando così la possibilità di gustare a casa il “Blend” creato.
Continuando il giro fra gli stand non era possibile non notare quello della “Esmach” Innovative bread making laboratory, in primis per Chiara, l’attraente e leggiadra collaboratrice dell’azienda che con gran simpatia, cordialità e signorilità unita ad eleganza, accoglieva gli ospiti offrendo precise delucidazioni accompagnate dalla visione diretta della produttività delle attrezzature che rapidamente sfornavano prodotti di eccellenza. La perfetta speaker invitava inoltre i presenti alla degustazione dei prodotti sfornati, preparati all’istante con procedure del risveglio delle antiche tradizioni con macchine moderne, che davano luogo alla produzione di squisito pane in vari formati e tipi, una varietà di pizze e dolci che lasciavano l’acquolina in bocca per la loro bontà. La stessa Chiara, unitamente al salernitano Maurizio Di Luccio product sales specialist ed a Sofia Zen maketing assistent, non lasciavano certo soffrire gli ospiti della fiera che con gran piacere si affollavano allo stand in tutte le ore, anche oltre quelle riservate alle dimostrazioni a gruppi di buyers giunti d’ogni dove dal mondo, per costatare il “miracolo” che queste apparecchiature compivano sotto i loro occhi. Chiara e Maurizio ci hanno sinteticamente chiarito che: “Esmach lab è un concept innovativo e moderno della panificazione che permette di lavorare non necessariamente di notte, ma di giorno, solo con lievito naturale, senza adiuvanti, senza miglioratori, senza chimici, quindi un prodotto interamente naturale, in uno spazio dai 20mq. ai 32mq., tanto piccolo, ma nel quale si ha la possibilità di produrre da 100 a 240 kg. di pasta con cinque attrezzature, il <Natural yeast processor> un fermentatore del lievito madre che in 3ore e mezza da la possibilità di avere il lievito pronto all’utilizzo (con due step: 3 ore di fermentazione e 24 ore di conservazione) . L’operatore prenderà il lievito dal fermentatore mixandolo con acqua farina e sale ed una volta fatto l’impasto con l'<Automatic spiral mixer> lo porzionerà in contenitori di conservazione inserendoli nella cella di fermentazione controllata <Retarder proofer>. Dopo questo lavoro fatto nel pomeriggio, l’indomani mattina dopo una fermentazione dalle 12 alle 18 ore, a bassa temperatura, la pasta viene presa dal fermentatore e posizionata nella macchina che si chiama <Paneotrad> che è la prima ed unica macchina al mondo che permette di porzionare e dar forma ad una pasta già fermentata, con la possibilità di fare sei tagli differenti, dal piccolo pezzo di pane alle pizze e focacce che poi vanno cotti su un forno <Modular deck electric oven> a piani refrattari. Il tutto quindi avviene in piccoli spazi, secondo quello che chiede il cliente e quindi senza scarti con le attrezzature di Esmach, che offre anche la formazione e la ricerca e sviluppo, nel caso richiesto, per un lavoro di continuità in una grande azienda impegnata in una soluzione ideale di problemi odierni avendo 40 anni di esperienza nel settore della panificazione e pasticceria. I primi partners dell’utilizzo di queste attrezzature, presentate circa due anni addietro, che hanno dato l’espansione a questa compilation di macchine nel mondo sono stati Autogrill con Bistrot Milano centrale e <Squisito – Amodio Baker> a Sant’Anastasia NA “. Chiara e Maurizio affermano: “è stato un nostro orgoglio insegnare a delle persone bravissime a produrre ottime mozzarelle, il loro apprendere a fare un buon pane con la filosofia del: 0 chimica, solo naturale. Prossimamente dovremmo realizzare altri due di nostra presenza in strutture campane, una a Napoli ed una in provincia di Salerno”.
Nel salone dedicato al caffè nessuno si sarebbe aspettato di vedere un laboratorio di pizze e dolci che offriva anche un ottimo caffè ai suoi visitatori come ha fatto Esmach, ma ancora più sorprendente è stato il notare un grande spazio dedicato alla pizza che un suo grande amante ed estimatore Dovilo Nardi, presidente della Nazionale Italiana Piazzioli, da anni non smette mai di promuovere ed ansi coglie tutte le occasioni più importanti per diffondere la Pizza nel mondo. Nel grande stand Nip, che cura corsi professionali di formazione per pizzaioli anche in riferimento al senza glutine e corsi di formazione per baristi con la Nib da lui creata, ed ecco quindi l’atra attinenza con questa fiera, abbiamo incontrato Nardi, che da esperto ricerca e sviluppo consulenza e formazione servizi Ho.Re.Ca., ci ha mostrato e fatto degustare alcune pizze da lui create e dedicate all’evento del caffè e ci ha parlato di altri grandi progetti da lui creati, come quello per i bar, che porta più clienti e più fatturato con “Pizza & Coffee”. Nel sempre più intenso mondo del mordi e fuggi i locali che vorranno approfittare dell’idea di Dovilio Nardi potranno proporre e far gustare varie tipologie di pizze proposte da suo progetto con impasti antichi e funzionali, 100% made in Italy, stesi a mano e cotti su pietra come vuole la tradizione italiana, dando luogo alle creazioni di pizze alle quali è stato dato il nome dei suoi avi come: Lisetta 1913, Minella 1918, Marietta 1930 tutte dall’antico impasto e Primetto !913 a basso contenuto di zuccheri.
Una inerenza al caffè anche con l’attirante stand Costagroup, dove accolti da Marta Borsi, responsabile dell’ufficio stampa dell’azienda, si è parlato delle tante, realizzate e in via di realizzazione, strutturazioni ed arredi che questo gruppo con il suo referente napoletano Armando Romolo Cavaliere ha portato e sta sempre più portando a termine con grandi successi in Campania.
Di grande interesse è stata anche la mostra di 100 caffettiere storiche esposte da Lavazza con il libro Coffee Markers che si propone di promuovere nel mondo la cultura delle stesse e del caffè ripercorrendo 400 anni di storia della bevanda.
Il grande evento riminese ha fatto registrare ben 18.125 operatori professionali (57% esteri) da 100 paesi, 4 campionati mondiali, 54 concorrenti internazionali solo al WBC, 200 aziende, 153 giornalisti accreditati da tutto il mondo.
Di fronte ad un bilancio tanto positivo per la manifestazione svoltasi a Rimini Fiera, orgoglioso, il presidente Lorenzo Cagnoni, ha dichiarato: “Sono principalmente due i fattori che hanno concorso al successo di questo importante evento: un territorio vocato all’accoglienza e la nostra esperienza cinquantennale di organizzatori fieristici. Queste competenze, già messe a disposizione del settore in occasione di Sigep nella sezione dedicata al caffè, sono state infatti determinanti nel portare l’appuntamento in Italia e nel decretarne il successo. Proprio l’apprezzamento delle aziende e l’entusiasmo di tutti gli operatori, ci portano a confermare, fin d’ora, che manterremo un importante appuntamento con il mondo del caffè anche per il prossimo anno. Sarà un festival dedicato ai baristi, agli operatori e aperto a tutti i coffee lovers. Il caffè è un prodotto che nasce lontano ma che, nessuno come noi italiani, è riuscito a interpretare e rendere emblema di uno stile. E’ “indispensabile” che il nostro Paese esprima un evento che valorizzi e promuova il nostro espresso come merita. Appuntamento quindi al mondo del caffè, a primavera 2015 per il secondo Rimini Coffee Festival”. Nelle competizioni svoltesi nella grande arena, appositamente creata, per le gare tra i concorrenti ai 4 campionati mondiali, 54 concorrenti internazionali solo al World Barista Championship, si è potuta registrare la vittoria del giapponese Hidenori Hizaki che conquista il titolo del World of Coffee Rimini, quale Barista più bravo del mondo. A seguire l’argento all’italiano Rubens Gardelli nella World Brewers Cup. Continuando con le vittorie dei campioni premiati nelle singole competizioni mondiali:
per World Barista Championship, il celeberrimo campionato mondiale baristi: Hidenori Izaki – Giappone; per World Brewers Cup, la competizione relativa al caffè filtrato: Stefanos Domatiotis – Grecia; per il World Coffee Roasting Championship, il campionato di tostatura: Yu-Chuan Jacky Lai –Taiwan; per il Cezve/Ibrik Championship, il campionato del caffè turco: Stavros Lamprinidis – Grecia
Infine da segnalare l’ottima prestazione del torrefattore Italiano Rubens Gardelli, di Forlì, che ha conseguito il secondo posto nella World Brewers Cup.
“Si è trattato della più grande e migliore delle 15 edizioni a oggi realizzate sia in termini di affluenza di pubblico che per la qualità dell’evento” – ha detto David Veal, executive director di Scae, la Speciality Coffee Association che organizza la manifestazione. Quest’anno insieme a Rimini Fiera – le aziende hanno apprezzato il numero e l’alta qualificazione dei visitatori e agli operatori è piaciuta la formula che univa alle competizioni i momenti formativi, il business e l’intrattenimento”. “Il mondo del caffè – ha continuato Veal – è molto informale, empatico e gioviale e in Italia ha trovato una sorta di “ambiente naturale”, l’accoglienza che ci è stata riservata è stata davvero straordinaria”. Numerosi sono state anche le possibilità di svago, in un posto che lo offre per tante cose come Rimini, a cominciare dall’ottimo pesce fresco cucinato in modo impeccabile da trasportare il mare in bocca come può accadere al ristorante “Il Canevone” cheil titolare Alberto garantisce con il solo pescato freschissimo ottenuto dalla pesca con proprie barche, per continuare magari anche con semplici, ma tanto buone, piadine farcite ai vari gusti che solo “Dalla Lella” è possibile trovare o con locali come il “The Barge” sul lungomare che oltre agli aperitivi ed altre sue specialità enogastronomiche ha proiettato per le serate di fiera la storia del Caffè o ancora, sempre per gli eventi collaterali, il Party in onore del vincitore barista mondiale organizzato nella serata finale del World of Coffee dal Coconuts altro attraente locale sul mare. Ma anche il gustare un ottimo gelato rappresenta un vero piacere a Rimini dove Massimiliano Zucchi, titolare del franchising di gelaterie “La Romana”, società nata nel 1947, con i tanti punti di incontro con questo nome, assicura innumerevoli varietà e gusti di ottimo gelato artigianale.
Ad ampliare il popolo fieristico di Rimini e ad affollare gran parte della litoranea di un bel pezzo dell’Adriatico, in contemporanea alla fiera, oltre ai fans della nota spiaggia romagnola si sono aggiunti i festeggiamenti per i 50 anni del Rose & Crown che hanno polarizzato i tanti amanti del primo pub ‘British style’ aperto in Italia.
La birreria -ristorante, nata in Italia 50 anni fa, ha festeggiato il suo mezzo secolo di vita con l’allestimento sul mare, di fronte al già tanto grande locale e chiudendo al traffico per l’occasione il tratto di strada antistante, di un enorme palco sul quale si sono esibite le band che hanno suonato nel locale nel corso degli anni oltre ad altri artisti, che nelle 5 serate di festeggiamenti, hanno attirato centinaia di migliaia di persone.
Giuseppe De Girolamo