Sud, Vito Grassi: Competenze, connettività e competitività. Investire sulle “3C” per ridurre il gap con il Nord

“Qualsiasi prospettiva di sviluppo nel Mezzogiorno deve fare i conti con una serie di criticità strutturali, radicate e perduranti, che danno la misura della gravità dei divari territoriali su cui accende i riflettori ‘La Rana Bollita’ interrogandosi sulle ragioni della mancata ribellione collettiva ad anni di politiche ostili e penalizzanti”. Ad affermarlo è Vito Grassi, ad di Graded e presidente di ALuiss partecipando alla presentazione dell’ultimo libro di Pietro Massimo Busetta. “I campanelli d’allarme che continuano a risuonare al Sud e dal Sud sono molti e averli presenti è necessario per definire le strategie di sviluppo – aggiunge Grassi – per iniziare un percorso non di vendetta ma di rispetto nazionale, per garantire livelli uniformi di trattamento che non esistono in un Paese garantisce 66 asili nido a Reggio Emilia contro i 3 di Reggio Calabria, due città con lo stesso numero di abitanti. E il richiamo è alla classe dirigente locale per farsi promotrice di un progetto di sviluppo nazionale, a vantaggio della progressiva riduzione dei divari presenti in tutte le regioni Italiane, puntando sulle proprie forze. Certamente una visuale molto interessante, dove la competitività delle imprese del territorio che già funzionano possa agire da faro ispiratore e suggerire l’unica posizione possibile per mantenere competitività: permettere alle aziende di investire il più velocemente possibile”.

A cura di Antonella Autero