Sudafrica 2010: Caccia alle vuvuzela
Da Roma a Milano, da Parigi New York, fino ad arrivare in Sud Africa, è caccia alle “vuvuzela”. Molti di voi si chiederanno di cosa stiamo parlando. Ebbene le vuvuzela, sono quelle simpatiche trombette made in China, che stanno facendo da sottofondo a tutte le partite del Mondiale. La maggior parte di queste, criticatissime per il loro rumore assordante, proviene appunto dalla China, ma a dispetto delle critiche sembra che nessuno possa farne a meno, mandando alle stelle i profitti degli stabilimenti cinesi. Le assordanti trombette, diventate uno dei simboli di questo Mondiale, sono ormai il gadget più richiesto in qualsiasi parte del mondo, tanto da svuotare i depositi dei produttori sudafricani, spiazzati anche loro dalla crescente richiesta. Il loro utilizzo non si ferma alle sole partite di calcio, in Francia suoneranno agli scioperi proclamati per il prossimo 24 giugno. Vuvuzela si sono intraviste anche a Roma nei pressi della Galleria Sordi, durante una manifestazione alla quale hanno preso parte sindacati e lavoratori. Gli unici, che non sembrano apprezzare la presenza sugli spalti del simpatico gadget, capace di sprigionare un suono di 127 decibel, sono i giocatori, sempre più spesso assordati. È di questi giorni la notizia di una donna di Cape Town, che per la troppa foga nel soffiare la sua trombetta, si è procurata una lacerazione alla trachea.
Insomma vuvuzela si, vuvuzela no il dibattito è aperto!
A cura di Dario Palladino