SUOCERI INVADENTI
Cara Rossella,
dopo un breve fidanzamento ci siamo sposati e subito abbiamo atteso la nostra bambina che ora ha quasi un anno. Ma i rapporti, già poco felici, con i miei suoceri, sono peggiorati proprio in seguito al lieto evento perché la loro presenza ē divenuta ancora più incombente. Mio marito ē letteralmente loro succube e non proferisce alcun commento quando,a tutte le ore , si presentano a casa con la scusa di voler vedere la piccola, per poi interferire sulla sua alimentazione, sul consigliare la disposizione dei mobili o dei prodotti che bisogna assolutamente comprare al supermercato. Insomma io non li tollero più anche se, per quieto vivere, abbozzo, con sforzo immane, di essere contenta della loro venuta. A causa di tutta questa invadenza i rapporti con mio marito stanno peggiorando giorno dopo giorno ed io temo che a lungo andare tutto ciò porterà a separarci.
Maura
Cara Maura,
davvero non riesco a comprendere come, in una coppia di freschi sposi , genitori di una piccola creatura, possano instaurarsi tali rovinose dinamiche, che in breve tempo destabilizzano l’armonia familiare. Nella tua lunga lettera, che ho dovuto necessariamente ridurre,mi hai descritto con dovizia di particolari assurdi episodi in cui i tuoi suoceri impongono la loro invadente e costante presenza, probabilmente poco consapevoli di quanto arrechino fastidio a due novelli sposi! Il problema, ovviamente, non é solo il loro comportamento ma anche l’atteggiamento di tuo marito, unico figlio, che non ha il coraggio di parlare chiaramente delle loro insopportabili interferenze nella vostra vita. Tace e si dimostra remissivo mentre dovrebbe difendere la privacy della sua nuova famiglia, anche a costo di qualche scontro, dimostrando a te di essere un marito responsabile ed un padre affidabile per la vostra piccina. Ed allora, con molta educazione e tatto, dovresti prendere tu le redini della situazione, instaurando un dialogo con loro, in cui , con profonda sincerità confidi che il vostro matrimonio avrebbe bisogno di più intimità e speri nella loro comprensione ed aiuto. Mi rendo conto che un discorso del genere può sembrare difficile e complicato, ma in questo modo, dosando bene fermezza e gentilezza, tu crei una intelligente alleanza invece di una inutile guerra. Vedi mia cara, oggi moglie e madre può esserlo ogni donna, mentre divenire una ” buona moglie ed un’ottima madre” non é per tutte. Sono convinta che tu ci riuscirai.
Rossella Argo
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