Szymborska Wislawa
Nacque a Kornik il 2 luglio del 1923. E’ stata insignita nel 1996 del Premio Nobel. Scrisse “Ad alcuni piace la poesia” nella quale faceva le sue considerazioni sulla poca platea che amava la poesia. Visse sempre a Cracovia dove conseguì il suo diploma nel 1941, seguendo corsi clandestini a causa della seconda guerra mondiale. Lavorò nelle ferrovie e nel 1943 iniziò a scrivere poesie e storie seguendo corsi di letteratura polacca. Intraprese anche studi di sociologia che fu costretta ad abbandonare per le sue scarse possibilità economiche. Tra le sue più belle poesie ritroviamo: “Cerco una parola”, “Per questo viviamo” che apparivano pubblicate sui giornali. Alcuni suoi avori non furono pubblicati ma censurati per le sue ideologie politiche non socialiste. Nel 1954 pubblicò “Domande poste a me stessa”. Fu anche redattrice di un settimanale “Vita letteraria” di Cracovia dove pubblicò anche dei suoi saggi “Lettere facoltative”. Fu redattrice del mensile Pismo e collaborò al periodo Arka e cultura. Aderì al sindacato Solidarnosc. Frono vendute 40.000 copie di sue raccolte di poesie intitolate “Due Punti” in due soli mesi. Le sue poesie apparivano strutturalmente semplici ed erano scritte con l’utilizzo del verso semplice e spesso non superavano la lunghezza di una pagina, ma in esse si coglieva l’essenza deòò’ironia e della contraddizione con un lavoro anche introspettivo. Tra le tante sue poesia ritroviamo “Appello allo Yeti”, “Grande Numero”, “Gente sul Ponte”, “La gioia di scrivere”. Le sono state riconosciute varie onorificenze e Premi: Premio Goethe della città di Francoforte, Laurea Honoris Causa dell’Università di Poznan, Premio Nobel per la Letteratura. Si è spenta il 1 febbraio del 2012.
(Luisa de Franchis)
Le mie decisioni
Lavorerò per costruirmi una posizione
E per non portare spese,
per non essere tra quelle
che stupidamente si sono arrese.
Lavorerò per sentirmi realizzata,
per riempire le mie ore
e per non dover pensare troppo.
E se avrò voluto,
se avrò potuto,
credo proprio che ce la farò.
(Luisa de Franchis)