TAR..TASSATI
Redditi che superano i 55mila euro? No problem : aliquote alte di due o tre punti. Tagli alla sanità spalmati tra il 2012 e il 2015. Di quanto? Volendo arrotondare si tratta di circa 8 miliardi. Cifre sconvolgenti che fanno friggere, nel grande pentolone, le tante reazioni del popolo italiano. E’ ovvio che si tratti di sole anticipazioni, rispetto al fitto programma economico che il Presidente del Consiglio Monti, il viceministro dell’economia Passera e, come naturale, altri, stanno mettendo a punto dall’alto del loro rigore, per potere garantire, se è possibile, almeno un barlume di speranza per la crescita economica. Un pugno di sale, in effetti, per quelli che i redditi ce li hanno alti e per chi, invece, deve semplicemente ricoverarsi in ospedale (a proposito del ticket adottato per tali circostanze, ad oggi già in uso in alcune regioni italiane). Per le carceri sovraffolate si ricorrerà al privato e la benzina (almeno) sarà meno cara proprio per l’aumento della concorrenza e in più, i singoli gestori di punti vendita al dettaglio potranno rifornirsi da chiunque desiderino. Aumenterebbe, invece, l’Irpef, con una percentuale oscillante tra il 43% e il 45% e conseguentemente, per l’iva non si parla di rapida ascesa (altrimenti la recessione avrebbe fatto parlare i muri). Ai meno interessati di politica economica la questione si potrebbe sintetizzare in questo modo: il peso fiscale aumenterebbe di circa 100 euro per redditi di 60mila euro (annui, ovviamente) e di 2mila per quelli che raggiungono i 150mila euro. Insomma, per chi ardeva dal desiderio di tassare i “ricchi”, la realizzazione di un così fitto programma, è servita su di un piatto d’argento (aumentano i costi per le due o tre case in più e ci saranno, a quanto pare, detrazioni per i nuclei familiari più numerosi). Lusso? Colpito e affondato!
Francesca Morgante