TERESA BUONOCORE, PER SEMPRE “LA MAMMA-CORAGGIO” !
Care amiche ed amici di Donna Fashion News ,questa settimana la rubrica Donne & Società ha deciso di occuparsi di Teresa Buonocore, uccisa Lunedì scorso a Napoli in via Sposilli,crivellata da 4 colpi di pistola.
Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Napoli hanno arrestato Alberto Amendola, 26 anni, e Giuseppe Avolio 21, gli esecutori materiali ,destinatari di fermo con l’accusa di omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, relativo munizionamento e spari in luogo pubblico.
Oltre a loro due ci sono altri due indagati ,attualmente a piede libero: si tratta di Patrizia Nicolino, medico radiologo e Lorenzo Perillo. Sono rispettivamente la moglie ed il fratello di Enrico Perillo, l’uomo condannato per aver stuprato la figlia di otto anni della Buonocore ed un’altra bambina, denunciato nel 2008 dalla donna ed oggi condannato a 15 anni di reclusione per presunti abusi su minore. A suo carico c’è anche una condanna per omicidio, che risale a molti anni fa, quando uccise un uomo per gelosia. Fra i precedenti, anche un arresto compiuto per detenzione di un’arma da fuoco: gli agenti del commissariato di Portici gli trovarono in casa un arsenale.
Per quest’ultimo reato l’uomo patteggiò una condanna a tre anni di carcere.
Per giungere alla condanna fondamentali furono la denuncia e la testimonianza di Teresa Buonocore, che non si lasciò per nulla intimidire, nonostante la vicinanza abitativa con l’aggressore della figlia.
Gli inquirenti sono stati convinti, infatti, fin dal primo momento che l’uccisione della donna fosse collegata alla sua testimonianza al processo contro Enrico Perillo, ipotesi confermata da Amendola, che avrebbe ammesso di avere ricevuto l’ordine di uccidere dalla moglie e dal fratello di Perillo,non ancora in stato di fermo perché le dichiarazioni del killer sono state prontamente smentite da Avolio, pur confermando il movente della vendetta nei confronti della Buonocore.
Teresa è stata vittima di un agguato in pieno stile camorristico, colpita a sangue freddo per essersi ribellata alla violenza subita dalla figlia, indifesa e terrorizzata da quell’uomo,padre della sua amichetta del cuore, che ha abusato di lei, come solo una bestia sa’ e può fare.
La “mamma-coraggio”, non si fermò nemmeno davanti alla minacce subite qualche anno prima quando le incendiarono il portone di casa. Continuò per la sua strada,impaurita senza mai però abbassare la testa,nemmeno per un istante,forte del desiderio di giustizia per la sua bambina.
Sarà intitolato a lei il nuovo asilo nido di Pastena, inaugurato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la visita in cittá.
In una nota, il primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca spiega che: «E’ giusto e doveroso rendere onore a Teresa Buonocore, una donna ed una mamma coraggiosa che in una realtá difficile ha saputo mantenere alto il senso della propria dignitá chiedendo giustizia per sua figlia». Un gesto «di profondo rispetto» per non dimenticare il sacrificio di questa donna.
Noi di Donna & Società, vogliamo raccontare Teresa come ce la descrive chi l’ha conosciuta,e come questa donna va ricordata : “si alzava alle 7, faceva colazione per tutte le donne di casa, portava le bimbe a scuola e poi andava a lavorare fino all’ora di pranzo. Usciva canticchiando. Tornava a casa per pranzo, e nel pomeriggio aiutava le piccole a studiare. Sognava un grande futuro per loro: erano il suo orgoglio. Questo era il suo coraggio. Il coraggio delle donne.
A cura di Flavia Sorrentino.