TRAGEDIA FAMILIARE NEL NAPOLETANO: 21ENNE UCCIDE IL PADRE
Finisce in omicidio una lite familiare ad Acerra, dove Francesco Buonavolontà, 21 anni, ha ucciso il padre Mauro, noto come Maurizio ‘a volpe, di 42 anni.
Il fatto è accaduto la sera di lunedì scorso, a Piazza Castello, in pieno centro storico, nell’abitazione della nonna del ragazzo omicida, ove al momento si trovava anche la madre. Erano le 23 circa e Maurizio rientrando a casa fradicio di pioggia, e molto probabilmente anche di alcool, ha iniziato una violenta lite con la moglie, a quanto pare per futili motivi, la quale, urlando per le percosse che stava subendo del marito, ha attirato l’attenzione dei figli che in quel momento si trovavano al piano superiore dell’abitazione.
Il primo a scendere è stato il figlio 17enne, che ha tentato di sottrarre la madre dalle violenze del padre, avendo però la peggio. A quel punto è entrato in azione Francesco, che ha preso un coltello da cucina di 15 centimetri e ha colpito per quattro volte il padre alle spalle, uccidendolo sul colpo.
Subito dopo, i tre si sono dati alla fuga, colti dal panico e lasciando in casa la sola nonna in preda alle lacrime. Nel frattempo sono sopraggiunti i Carabinieri, che hanno trovato sul luogo dell’accaduto anche i genitori della vittima, che abitano solo a poche centinaia di metri. Dopo alcuni minuti compaiono anche la moglie ed il figlio minorenne della vittima, che cercano di fornire qualche informazione ai militari, avanzando un’esposizione dei fatti secondo la quale Maurizio si sarebbe accasciato al suolo appena entrato in casa, lasciando intendere che fosse stato accoltellato in strada. Ma questa versione non convince affatto il maresciallo Vacchiano, che rendendosi conto dell’assenza sul luogo del delitto del figlio 21enne della vittima fa perlustrare la zona, trovandolo in casa di alcuni congiunti ove aveva trovato momentaneamente rifugio.
A quel punto Francesco Buonavolontà e la madre sono stati portati nella caserma dei Carabinieri di Acerra e dopo un lungo interrogatorio hanno reso la reale ricostruzione dei fatti: Francesco ha ucciso il padre per difendere la madre, stanco dell’ennesimo sopruso subito da quest’ultima.
Maurizio ‘a volpe, popolare personaggio della zona, aveva precedenti penali e proprio il 29 ottobre scorso era stato scarcerato dagli arresti domiciliari. In carcere per un’aggressione ad un extracomunitario marocchino e con diverse denunce alle spalle, Mauro Buonavolontà era descritto dai vicini come una persona intrattabile, attaccabrighe e spesso sotto l’effetto di alcool e di sostanze stupefacenti.
Francesco invece viene descritto come onesto lavoratore, un bravo ragazzo che evidentemente non ce l’ha fatta più a sopportare le sempre più frequenti violenze del padre ai danni della madre. Era autista di ambulanza e seguiva attivamente le iniziative di volontariato locale.
Una tragedia che forse, ragionando a posteriori, poteva essere evitata e nella quale l’opinione della gente locale sembra essere divisa da una sottile linea tra chi ha torto e chi ha ragione.
A cura di Mario Sabljakovic