Parole che non sono promesse

che si arrotolano su se stesse

come quando i cani si mordono la coda.

E allora guardo i ruscelli

Che scrosciano

Con il loro rumore sempre uguale

E le cascate che precipitano

con tutte le loro forze

la pioggia che restituisce acqua

al mare delle certezze.

Ma se l’acqua della tua vita

non è trasparente

lo hai deciso solo tu

(Luisa de Franchis)

Khalil Gibran

E’ stato un filosofo poeta scrittore e pittore.
Nacque il 6 dicembre del 1883 in Libano.
Di umili origini fu istruito da preti che lo avvicinarono allo studio della Bibbia.
Fondò l’Associazione della Penna dove erano soliti riunirsi letterati arabi emigrati in America.
La sua poesia e la sua filosofia hanno lasciato tutt’oggi una traccia nei giovani fondendo due culture quella Occidentale e quella orientale.
Tra le sue opere più importanti ritroviamo “Il Profeta” tradotto in ben venti lingue, “Il Folle” in lingua Inglese.
I suoi scritti trattano tematiche sul Cristianesimo e sull’Amore Spirituale.
Nel 1895 si trasferì con la sua famiglia a Boston frequentando la scuola d’arte e pubblicando alcuni suoi disegni che fecero da copertina editoriale.
Tornato per un breve periodo in Libano frequentò corsi di letteratura fondando la rivista studentesca “Poeta del Collegio”.
Fu colto dal lutto di due suoi fratelli affetti da tubercolosi e dalla morte di sua madre per un tumore.
Si innamorò della scrittrice Elizabhet Haskell preside di una scuola dove potè esporre le sue opere pittoriche.
Collaborò con il giornale “L’emigrante” che trattava argomenti inerenti il popolo arabo.
Nel 1908 grazie ad un viaggio offertogli dalla Haskell potè studiare arte ed approfondire le sue conoscenze su Nietzsche Voltaire e Rousseau.
Morì a New York il 10/04/1931 di cirrosi epatica e tubercolosi e dietro suo desiderio fu seppellito in Libano.
A cura di Luisa de Franchis