Trombosi: una giornata contro le cattive abitudini
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Sono le cattive abitudini legate alla dieta, la scarsa attività fisica, fumo e alcol le principali cause delle malattie cardiovascolari da trombosi, come infarti, ictus ed embolie. Patologie responsabili del 44% dei decessi, con un’incidenza doppia rispetto ai tumori. Lo ricorda l’Associazione per la Lotta alla Trombosi (Alt), in vista della Prima Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, che si celebrà oggi, mercoledì 18 aprile, in tutta Italia. Si tratta della prima iniziativa del genere al mondo, rende noto Alt, e in quest’occasione verranno organizzati workshop, competizioni sportive, serate enogastronomiche e attività d’informazione alla popolazione, per promuovere uno stile di vita sano, basato su una corretta alimentazionee regolare attività fisica.
Alt ha presentato la manifestazione a Milano insieme con la Squadra della Salute, capitanata da Dan Peterson e composta da campioni dello sport e dello spettacolo, per spiegare, attraverso la metafora dello sport e del gioco, che con stili di vita sani e condivisi con famiglia e amici ‘’si possono salvare 200mila vite ogni anno”.
”Il rischio piu’ concreto è il grasso addominale – spiegato Lidia Rota Vender, presidente di Alt – che corrisponde al grasso intorno al cuore, di solito il risultato di una vita sedentaria ed eccessivo consumo di cibi grassi e di alcol. La strategia migliore per contrastare questi nemici della salute è l’attacco, cioé l’attività fisica quotidiana, associata ad un’alimentazione corretta, scelte cha vanno condivise con gli amici e la famiglia”.
A patrocinare la Giornata ci sono il Ministero della Salute, il Segretariato Sociale della Rai, il Coni, la Lega Nazionale Professionisti Serie A, Siset (Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi) e Fcsa (Federazione Centri per la diagnosi della trombosi e la Sorveglianza delle terapie Antitrombotiche).
redazione