Tunisia
Tunisia. Tende a 5 stelle fra le dune, relax in hammam, confusione creativa nei suq; dal deserto di Nefta alle spiagge di Hammamet, la strada è lastricata di buone tentazioni.
Le dune sono una tentazione, perché sembra che la vetta si lì, quattro passi e si arriva in cima. Invece no: la valutazione spesso è sbagliata e una piccola duna può richiedere una faticosa salita. Lasciarsi guidare da chi le conosce ed evitare azzardi. Il tè è buono e fa bene, tipico delle popolazioni beduine che popolano queste zone, ma se si inizia a berlo la mattina e si finisce la notte, per chi non è abituato, il risultato è un attacco di insonnia. Questa è terra musulmana, e non va mai dimenticato. Dunque, fare attenzione a certi tipi di abbigliamento e licenze che le signore occidentali vogliono concedersi sulle spiagge e non: il topless ormai non va più di moda. Meglio evitare in ogni caso.
Evitate scenate nei suq, i caratteristici mercati araba: i venditori sono fatti così, invitano, sorridono, toccano e si attaccano; sanno essere estremamente insistenti.
Sisi Bou Said, borgo poco lontano da Tunisi, è vicoli acciottolati, case bianche, finestre azzurre, il rito del tè alla menta nell’ombra del Café des Nattes. Assomiglia molto all’isola greca di Santorini, arroccata com’è sulla sima della montagnola. Il giardino di Dar Said, raffinato bed&breakfast, è un rifugio prezioso con architetture del XIX secolo. Grace di Monaco adorava la Tunisia e si divertiva a fare acquisti nella medina – la città vecchia – della capitale. Andava in place Pasteur, da Fella, boutique fra le più ricercate, creata da Samia Ben Khalifa. Fella ha anche un’altra sede, ad Hammamet, e un difetto: prezzi fissi che cancellano l’estenuante divertimento della trattativa.
A tu per tu con il deserto, una notte nel campo tendato a cinque stelle. Al Pansea Ksar Ghilane: sessanta tende spaziose e ben arredate, tutte con bagno privato e aria condizionata; ci sono anche hammam e massaggi. Tour guidati a dorso di dromedario o su confortevoli Land Rover. Almeno una volta nella vita…
Lo spettacolo è superbo; di notte e di giorno, il deserto offre delle fotografie spettacolari su una vita a noi parzialmente sconosciuta. Esistono paesaggi da film: Guerre Stellari è stato girato nella vallata vicino Nefta, mentre il bar sotterraneo è a Matmata. Perfino Tornatore ha ambientato nella periferia di Tunisi alcune scene di Baarìa.
Allontana ansie e dolori, fa bene alla mente e al cuore. La talassoterapia è la nuova ricchezza della Tunisia: centri di grande fascino e moderna tecnologia. Su tutti brillano The Residence di Cartagine, il Sofitel Pal Beach di Tozeur e gli Hasdrubal Thalassa&Spa di Hammamet. Porte l Kantaoui e Djerba. Winston Churchill scrisse le sue memorie ad Hammamet e c’è chi sostiene che questo particolare non fu estraneo alla scelta di Bettino Craxi di vivere qui. La tomba di quello che fu il leader del Partito socialista è meta di continue visite, ma c’è anche una Hammamet allegra che offre molte attrazioni, a cominciare dalla cucina. Gelimer ha una location spettacolare: si cena a lume di candela sulla spiaggia; Chez la Chef, con pesce e tajine, era uno dei luoghi preferiti proprio da Craxi. Qualche relitto della seconda Guerra Mondiale è ad alcune decine di metri di profondità davanti alla costa di Hammamet: immersioni guidate vengono organizzate da Samira Club, Venus o Port Yasmine Diving Center. Bagno con i delfini nel nuovo Aquarium.
La caccia con il falcone è parte della storia di questo Paese. Una delle capitali è El-Haouria, poco prima di Cap Bon, anche perché qui passano gli uccelli migratori prima di fare il salto verso la Sicilia. Spettacolare.
Il tè nel deserto, e non solo: va bene anche davanti al mare. Oltre alla preparazione tradizionale con la menta, è molto apprezzata una variante meno rinfrescante ma forse più gustosa: tè con i pinoli, immersi proprio nella bevanda, accompagnato da dolcetti di semola e datteri farciti con pistacchio.
Villa Didon è affacciata sulla collina di Cartagine, dove vive ancora la leggenda della regina Didone. Boutique-hotel in acciaio, marmo nero e grigio, vista sulla baia di Tunisi, peccaminosa jacuzzi di fronte al letto. Per la danza del ventre, il ritrovo più frequentato è il Café Rabet, nella medina di Tunisi: offre anche informazioni sui corsi.
A Cartagine è possibile visitare i resti dell’antica città, affacciati sullo splendido mare di questo paese.
In sella ad un cavallo berbero, sulla spiaggia bianca di Hammamet. Passo, trotto, galoppo, ognuno secondo le proprie capacità o desideri, rincorrendo un’emozione di libertà: questo è il più bel tramondo da vedere. Informazioni al Club Equestre el –Mrezgua, di fronte all’hotel Les Colombes.
Hammamet è ormai la Saint Tropez africana e il ritrovo preferito è il Calypso Club. Folla anche all’Havana Club – ottime le tapas e il pop arabo – e al Manhattan, considerata fra le migliori discoteche d’Africa. Notti vivaci anche a Tunisi, dove sono molto frequentati il Club 2001 e il Joker Club, oltre alle disco dei grandi alberghi.
A cura di Roberta Morano