Un Posto Al Sole: Angela come Beatrix Kiddo
La soap opera più longeva e famosa della televisione italiana, Un Posto Al Sole, porta in superficie problematiche sociali profonde e di ampio respiro come l’accettazione dell’omosessualità, contro una mentalità ancora chiusa e poco incline all’accoglienza della stessa, portata in scena da Alessio Chiodini che interpreta Sandro Ferri, figlio dell’arrogante Roberto e da poco maggiorenne che scopre di amare un altro uomo e comincia la sua battaglia col padre per affermare la sua sessualità e conseguenti scelte. Ora gli spettatori di UPAS si troveranno dinanzi un’altra problematica, della quale si parla molto ultimamente, il femminicidio, che all’occasione viene “romanzato” con l’entrata in scena di un serial killer, cose che, di solito, capita di vedere solo in pellicole americane o film dell’orrore. Questa, purtroppo, è una realtà viva e a portarla in scena questa volta è Claudia Ruffo, attrice che da quando era solo un’adolescente presta il volto ad Angela Poggi, amore storico di Franco Boschi, interpretato da Peppe Zarbo, che stavolta sarà costretto ad affrontare l’avvocato – serial killer Leonardo Ballestrieri che prima rapirà la ragazza e poi la seppellirà viva. Queste sono le anticipazioni della puntata di Martedì 26 Maggio e Claudia Ruffo rilascia un’intervista a Vanity Fair per spiegare come si è preparata alla parte. «Già quando il produttore Fabio Sabbioni mi aveva fermato per il corridoio e mi aveva chiesto se soffrissi di claustrofobia mi stava salendo l’ansia. Mi ha detto che, secondo lui, ero il soggetto giusto per affrontare questa puntata e, proprio per questo, mi sentivo addosso un’incredibile responsabilità sul risultato» racconta l’attrice e continua «Fabio mi ha dato qualche consiglio, ma non volevo vedere né leggere nulla perché, se l’avessi fatto, sapevo che non sarei stata me stessa. Ho deciso di affrontare la giornata di riprese con grande concentrazione. Leggevo ogni scena al momento. Mi sentivo male, certo, ma ha fatto sì che non esorcizzassi nessuna emozione. Le lacrime venivano giù da sole». Una grande prova di coraggio e talento per la Ruffo, considerando la sua paura dei luoghi angusti e che ha dovuto girare questa scena chiusa in una cassa. Insomma, Angela come Beatrix Kiddo, l’eroina ammazzatutti del Kill Bill di Tarantino. A chi le ricorda questa somiglianza lei dice: «In effetti quella scena l’ho vista tanti anni fa, ma ho scelto di non rivederla. Poi mi hanno detto che c’è anche un film, Buried, che tutti mi consigliavano perchè credevano che mi aiutasse. Io non ho voluto vedere nulla: volevo dare quello che avevo da dare e basta. Angela, a differenza di Uma Thurman, è una ragazza normale, che prende male questa situazione e non sa se ne uscirà viva». Forse l’assonanza tra Angela e Beatrix è voluta dal regista stesso. Forse il messaggio che si vuol lanciare è che dentro ogni donna c’è una combattente in grado di affrontare le difficoltà e i pericoli della vita. Coraggio!
A cura di Alessia Andreozzi