Willwoosh e le 10 regole per far innamorare
Intervista esclusiva al ragazzo “del canale accanto”
Se i numeri parlano chiaro Willwoosh non ha bisogno di presentazioni.
Willwoosh,all’anagrafe Guglielmo Scilla, romano,esplode in rete con i suoi videoblog autoprodotti e caricati su Youtube diventando il nuovo fenomeno mediatico.
Incontriamo Guglielmo durante la prima napoletana di” 10 regole per far innamorare” al Teatro delle Palme di Napoli.
Ci appoggiamo al bianco muro dell’entrata della sala 2 e cominciamo a chiacchierare impacciatamente. Will è un tipo alla mano,disponibile ed estremamente imbarazzato,ma tra me e lui la gara si fa complicata…
Guglielmo= Ti chiedo scusa se ho uno sguardo vago ma è perchè non ho messo le lenti ,prima mi è stato dato del rimbambito solo perchè nella folla fissavo il vuoto senza mettere a fuoco…
Elisabetta= Non preoccuparti,neanche io le ho messe,siamo due ciechi che discutono…ma volendo parlare di cose,più o meno serie, tu sei diventato famoso grazie a Youtube quando un bel giorno hai deciso di accendere la webcam ed interpretare infiniti personaggi. Al giorno d’oggi pare che il talent show sia l’unico modo per arrivare al successo. Cosa pensi a riguardo?
G= Io non sono assolutamente contro i talent perchè credo che in un momento come questo nel quale le prospettive dei giovani sono praticamente pari a zero il talent ti permette di sognare.Personalmente parlando confesso che da piccolo fare l’attore era il mio sogno ma mi sentivo davvero un cretino.Mi sentivo l’illuso di turno,come la bambina che vuol fare la ballerina,o la veterinaria…Di sicuro prediligo il web perchè ti potrà sempre rappresentare al 100% perchè lo curi tu. Non credo nelle persone che sfruttano il web per poter uscire perchè diventa tutto studiato tutto finto. Ci sono un sacco di attori,giornalisti,presentatori che sfruttano il potere del social network per farsi vedere,per farsi propaganda.Quando iniziai,quattro anni fa, non immaginavo minimamente di esplodere in questo modo,all’inizio il numero di chi mi seguiva era pari a zero poi improvvisamente è aumentato quindi,a questo punto, consiglierei ai ragazzi di lanciarsi nel web. E’ ovvio che un talent ti da la visibilità e la possibilità di vivere il banale sogno,i sogni si fanno. Impossibile non farli,ma ormai non si sogna più con la testa sopra al cuscino ma con la testa sotto al cuscino per paura dei pugni che puoi prendere.Quindi non sono contro i talent,magari sono contro un discorso più autoriale,ovvero di autori che posso tenere un pochino sotto pressione i ragazzi,quindi l’espressione viene bloccata,limitata. Mi reputo un “web freak” ed ora che esce il film,esce il libro,esco in radio sto facendo un sacco di video,mi vengono molte più idee e c’è molta più voglia . Non so quanto un talent possa fare lo stesso ma vedo che comunque sta aiutando i ragazzi,perchè sento sempre parlare di posto fisso ma sono fermamente convinto che ad un giovane,al giorno d’oggi,andrebbe bene anche vivere nel precariato pur di lavorare. Non si ha la presunzione di sognare il posto fisso…di questo passo basta lavorare. Quindi io non ptrei mai andare contro ai talent,perchè comunque ti danno una possibilità,poi sta a te fare la scelta migliore…
E= Attualmente sei in uscita con” 10 regole per far innamorare” tua prima commedia da protagonista,come sei riuscito a far colpo su Cristiano Bortone,regista del film?
G= Cosa è successo mi chiedi?[si strofina il naso nervosamente e sorride] Dunque,mi era stato detto di aver avuto la possibilità di fare questo provino la sera prima.Quindi puoi immaginarmi totalmente disperato,anche perchè si trattava di un provino decisamente sostanzioso,c’erano scena un pò più romantiche,scene “pazzoidi”, scene drammatiche.Volevano mettermi alla prova… ed hanno messo male alla prova la mia memoria perchè mi dimenticavo tutto. Pensa che ad un certo punto Cristiano mi dava le battute ed io rispondevo ripetendo esattamente quelle battute. Era una situazione caprina davvero,chi l’avesse vista da fuori sarebbe rimasto agghiacciato comunque sono contento di aver fatto colpo in questo modo,non ricordavo una mazza chiunque sarebbe rimasto folgorato.Detto questo io ero un pò terrorizzato perchè era un film romantico,quindi c’è una forte componente romantica con questa bellissima ragazza,poi c’è una componente drammatica con mio padre, interpretato magistralmente da vincenzo salemme quindi non era come recitare con “mister sconosciuto” stiamo parlando di una persona che già conoscevo e che stimavo alla follia e preferivo evitare fare la parte del fan quindi riuscire a fare un ragazzo incazzato col padre era estremamente complesso all’inizio. Anche perchè fa figo avere il genitore dell’amico che si fa tutte le ragazze che passano ma poi quando il genitore in questione è tuo padre,diventa un attimo pesante. Tornando al provino immagina la scena :io che entro,sfigatissimo, con una borsa di Mickey Mouse e Cristiano mi fa,senza pensarci due volte,<<dal primo momento che ti ho visto eri perfetto>> Ricordiamo che Marco è uno sfigato,un bonaccione,quindi ,voglio dire,ero lo sfigato perfetto!A questo punto non so cosa sto dicendo ma volevo fare un discorso lungo[ride] l’unica cosa certa è che nessuno mi ricorderà per un lavoro serio,però almeno durante questa intervista non ho parrucche.
E=Parafrasando “Teorema” di Marco Ferradini. Esistono leggi in amore?
G=A volte in amore,con una persona, non bastano un miliardo di regole,se è destino che non accada nulla puoi star certo che non accadrà mai nulla,non ce la farai mai,con altre invece non servono regole.E’ solo questione di chimica.C’è a chi piaci perchè sei figo a chi perchè non lo sei. Quindi,nel film mio papà è un donnaiolo e mi dice 10 tattiche per fare innamorare ma alla fine tutto va a seconda degli atomi…
E=Guglielmo vuoi lasciare un saluto a chi ci legge?
G=Oltre ad un enorme abbraccio pieno di gratitudine lancio un avvertimento:ad un certo punto durante il film vedrete la scena di un culo enorme,li non ho accettato controfigure ho voluto mettermi in gioco,e niente basta…
Willwoosh parla,sorride,gioca con le parole e con le mani. E’ un ragazzo pieno di vita,umile e talentuoso.
Anche a telecamente e microfoni spenti non smette di chiacchierare,è pieno di vitalità e voglia di comunicare. Non ha perso il contatto con la realtà e l’ultimo augurio che posso fargli,prima di stringergli la mano e augurarci di rivederci in giro per Roma,è di non cambiare mai…
L’umiltà fa grande i grandi.
Elisabetta Rasicci