Tutto ? cascante e insieme sartoriale e studiato sulla passerella di Yohji Yamamoto. Molto lungo e molto fluido, completamente nero, solo qualche isvolto rosso e una camicia bianca sotto il tailleur morbido e
perfetto. Le maniche a chimono esagerato fanno risaltare la scioltezza morbida delle giacche. Ogni tanto qualcosa di
spaziale: le grandi gonne che sembrano navicelle in allunaggio danno tregua allo stile tabarro e peplo.
Tra Asia ed Europa, tra clima caldo e freddo, i mantelli paiono scialli e le tuniche drappeggiate sembrano idee di moda
ancora in costruzione. Le calze anche nei sandali giapponesi infradito, le scarpe ginniche, le calzature grosse e quelle
quasi da bimba, la camicia che diventa giacca mantellata, i pantaloni larghi sotto la lunga giacca di velluto che confonde
le maniche quasi fosse una cappa. Lo stilista giapponese la definisce una moda “per le vere ragazze di oggi”, lo dice lui che ? stato l’avanguardia giapponese cos? difficile da indossare e cos? esclusiva perch?
difficile da capire. Forse non ? una moda per tutte le ragazze di oggi, ma certo ? una bella collezione, chapeau!